La Nuova Sardegna

Sassari

Policlinico: «Scelta necessaria per non sparire»

di Pinuccio Saba

Evasione da 7 milioni di euro accertata dalla Finanza, il direttore Vincenzo Dettori spiega la situazione

24 settembre 2018
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SASSARI. Il Policlinico Sassarese non ha mai nascosto il mancato versamento dei contributi e anzi nel bilancio depositato alla Camera di Commercio e in tribunale, la voce “debiti con l’erario” coincide con la contestazione della guardia di finanza. Così il direttore generale del Policlinico Sassarese Vincenzo Dettori spiega anche le ragioni che hanno portato la società alla scelta di non versare i contributi di dipendenti e collaboratori per sette milioni di euro, “evasione” contestata dalla guardia di finanza. «La crisi del territorio, i tagli dei budget per l’erogazione delle prestazioni e le difficoltà strutturali nell’esigere i crediti a bilancio, per portare in equilibrio i conti regionali, hanno avuto delle forti ripercussioni, tali da generare, di fatto, una crisi aziendale che da tempo caratterizza i bilanci della società – chiarisce Vincenzo Dettori –. Fra le diverse scelte operate per garantire la remunerazione dei dipendenti e la continuità della gestione assistenziale, nostro malgrado, pur avendo avviato i piani di rientro sul debito erariale nelle forme previste dalla legge, a un certo punto si è dovuto sospendere i pagamenti per la mancanza di liquidità». Di fronte alla scelta fra versare i contributi o ridimensionare (se non bloccare) l’attività del Policlinico Sassarese «consapevolmente si è omesso il pagamento all’erario di quanto contestatoci e, sistematicamente registrato a bilancio gli importi non versati».

«Negli ultimi due anni lo sforzo del management è stato quello di interloquire con differenti competitor nel panorama della sanità privata, con l’obiettivo di individuare partner che condividessero la storia del Policlinico e avessero interesse al rilancio di una sanità di qualità per il territorio», sottolinea il direttore generale del Policlinico che, alla luce dello stato di crisi, ha scelto di «garantire la continuità aziendale e la salvaguardia dei livelli occupazionali e cioè 160 dipendenti e 50 professionisti» e nel contempo «riqualificare ed efficientare struttura e servizi attraverso nuovi capitali».

Per queste ragioni «al fine di salvaguardare il percorso avviato, dall’11 giugno il Policlinico è in procedura concorsuale presso il Tribunale di Sassari, dove peraltro vi sono depositati i bilanci e tutta la documentazione esplicativa del debito, da cui si evince formalmente la voce “debiti con l’erario” nelle dimensione contestateci dalla guardia di finanza».

Il Policlinico Sassarese, ricorda ancora il direttore Vincenzo Dettori, è da anni «l’altro ospedale della città che eroga sanità con un bacino d’utenza riconducibile a tutto il Nord Sardegna. Inutile dire che la connotazione di Ospedale Privato negli anni, pur nell’eccellenza riconosciuta dal territorio nelle prestazioni erogate, è stato lo specchio delle diseconomie che la sanità convenzionata produce».



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