La Nuova Sardegna

Sassari

ospedale civile 

I batteri proliferano tra le carenze

Mancano infermieri, camici, igiene e i ricoveri sono troppo lunghi

28 settembre 2018
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SASSARI. Nel reparto di Lungodegenza dell’Aou di Sassari proseguono le misure per il contenimento dei batteri della klebsiella pneumonia. I nove pazienti portatori sani del germe multiresistente sono tenuti in isolamento e nelle stanze vengono osservati tutti i protocolli di sanificazione e igiene. Purtroppo però si tratta di misure tampone che non possono debellare il proliferare di batteri all’interno dell’ospedale. I 9 pazienti colonizzati su 26 complessivi del reparto dove viene effettuato il test tampone, sono un segnale preoccupante sulle dimensioni del fenomeno. Che non è possibile quantificare all’interno dell’intera struttura perché gli esami (per ragioni di costi) non possono essere effettuati in tutti i reparti. Magari, in circostanze di particolare incidenza dei germi multiresistenti, il test potrebbe essere allargato ai reparti più sensibili al contagio, come le medicine interne, pneumologia ecc.

Resta l’amara consapevolezza che le infezioni ospedaliere ci sono e ci saranno sempre. Ma a quanto pare all’Aou, salvo situazioni di emergenza, il contrasto è quasi nullo, e le ragioni sono queste: carenza di personale infermieristico, mancanza cronica di dispositivi, talvolta niente camici monouso o medicazioni, abuso (come in ogni altro ospedale) della terapia antibiotica, niente protocolli precisi per le pratiche cliniche, come inserimento dei cateteri venosi e vescicali. E infine i ricoveri prolungati, (dopo 20 giorni il pacchetto batteri in omaggio è quasi sicuro) perché non c'è possibilità di dimissione nel territorio a causa di una inefficienza dell'assistenza domiciliare e a carenza di posti letto in rsa. (lu.so.)

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