La Nuova Sardegna

Sassari

Accoltella l’aggressore della madre

di Gianni Bazzoni
Accoltella l’aggressore della madre

Il ragazzino di 14 anni è intervenuto per difendere la donna picchiata dal convivente. Il minore arrestato dalla polizia

30 settembre 2018
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SASSARI. La mamma terrorizzata chiusa in bagno, il compagno che urla e minaccia, poi sfonda la porta a vetri e si scaglia contro la donna colpendola con calci e pugni. A quel punto il figlio 14enne non ce l’ha fatta a stare da una parte, ha intuito che stavolta non poteva bastare chiedere aiuto per salvare la madre. Ha afferrato un coltello dalla cucina e si è lanciato con tutte le forze contro il convivente della mamma: l’ha colpito una prima volta al collo, poi un secondo fendente all’addome. Solo in quel momento l’aggressore si è fermato, è caduto a terra in una pozza di sangue. Il ragazzino ha gettato il coltello, è scappato via come un automa. Sotto shock è uscito prima per strada e poi impaurito e solo ha deciso di nascondersi nel sottoscala del condominio. Qui l’hanno trovato più tardi gli agenti della sezione volanti e della squadra mobile della questura. Poche ore più tardi - conclusi gli accertamenti - è stato arrestato per tentato omicidio e trasferito al Centro di prima accoglienza del Tribunale per i minorenni di Sassari. L’uomo ferito, sassarese di 28 anni (con qualche precedente di polizia) è ricoverato al “Santissima Annunziata” di Sassari in prognosi riservata ma non corre pericolo di vita: soccorso dagli operatori del 118 è stato trasportato in ospedale a bordo di una ambulanza.

L’episodio si è verificato venerdì. Era da poco passata la mezzanotte quando in un appartamento di via Napoli è scoppiata la lite tra la donna (38enne di Sassari) e il suo compagno, un giovane sassarese con il quale convive da qualche tempo. Una relazione tumultuosa, segnata dalla violenza. E quel ragazzino spesso testimone di scene che lasciano il segno. Anche questa volta poteva finire come in altre occasioni: botte e lesioni, situazioni drammatiche quasi mai denunciate.

Ma il ragazzino ha intuito che poteva finire in tragedia, che quella porta sfondata e l’esplosione di violenza senza alcun controllo potevano portare a qualcosa di più grave del solito. Così si è armato e ha sferrato due coltellate.

«Ho difeso mia madre – ha detto il ragazzino tremante agli agenti – la stava ammazzando». Poi poche altre cose per spiegare che ha agito per difesa. In via Napoli, oltre agli agenti delle volanti e della squadra mobile, sono arrivati anche gli specialisti della polizia Scientifica che hanno eseguito i rilievi e repertato diversi elementi, a cominciare dal coltello insanguinato abbandonato per terra dal 14enne.

Il ragazzino voleva scappare, ma alla fine è rimasto lì, preoccupato per la mamma e anche per le conseguenze di quel gesto che in pochi attimi l’ha fatto crescere e diventare adulto. Un uomo pronto a difendere sua madre.

Quando è corso in strada è stato notato da un passante, era sporco di sangue, lo sguardo perso nel vuoto. Impaurito e sconvolto. Ha girato per un po’, poi è rientrato dentro mentre fuori si sentivano le sirene. La prima cosa che gli è venuta in mente da fare è stata quella di nascondersi nel sottoscala. Certo non era un nascondiglio sicuro e invalicabile. Gli agenti della polizia l’hanno trovato quasi subito, l’ hanno fatto salire su un’auto e l’hanno accompagnato negli uffici della questura. Lui ha chiesto della sua mamma, ha cercato di capire che cosa le sarebbe accaduto ora.

Sono trascorse altre quattro ore e alle 4,40, gli investigatori d’intesa con il procuratore capo presso il Tribunale per i minorenni di Sassari Elena Pitzorno, il 14enne è stato arrestato per tentato omicidio e accompagnato al Centro di prima accoglienza di Sassari.

Nei prossimi giorni sarà ascoltato dal magistrato, racconterà la sua versione dei fatti. Quello che ha visto l’altra notte e nelle puntate precedenti di una storia intrisa di violenza. E di quel gesto fatto solo per difendere la madre.

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