La Nuova Sardegna

Sassari

nulvi 

Nuovo acquedotto della Corona Alta

Oggi terminano i lavori sull’impianto che serve undici comuni

02 ottobre 2018
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NULVI. Un acquedotto del tutto rinnovato per i Comuni di Banari, Bonnanaro, Borutta, Chiaramonti, Codrongianos, Florinas, Martis, Nulvi, Ploaghe, Thiesi e Torralba. Oggi le squadre di Abbanoa collegheranno le nuove condotte appena realizzate lungo il cosiddetto ramo “Corona Alta” dell’acquedotto Bidighinzu. Si tratta dell’ultimo tratto di 300 metri per il quale Abbanoa ha investito circa 40mila euro nell’ambito del piano delle manutenzioni straordinarie. Nei mesi passati erano stati sostituiti circa due chilometri di condotte rinnovando l’intero ramo di acquedotto dal potabilizzatore del Bidighinzu fino al serbatoio di “Corona Alta” dal quale dipende l’approvvigionamento idrico dei centri interessati. Il ramo “Corona Alta” era composto da vecchie tubature in acciaio, risalenti ad almeno quarant’anni fa, soggette a continue rotture e l’alimentazione degli undici paesi era assicurata dai costanti interventi di riparazione da parte delle squadre di Abbanoa.

Il gestore ha quindi inserito nel piano delle manutenzioni straordinarie la sostituzione integrale dell’acquedotto. Le nuove condotte sono state realizzate in “ghisa sferoidale”, materiale che garantisce una migliore tenuta. I centri interessati avranno ora a disposizione un servizio più efficiente. I lavori di collegamento inizieranno alle 8 e saranno conclusi entro le 19.

L’erogazione dell’acqua sarà garantita dalle scorte dei serbatoi. Eventuali cali di pressione potrebbero riguardare il centro abitato di Banari. Qualsiasi anomalia potrà essere segnalata al servizio di segnalazione guasti di Abbanoa tramite il numero verde 800.022.040 attivo 24 ore su 24. Abbanoa segnala che alla ripresa dell’erogazione l’acqua potrebbe essere transitoriamente torbida a causa dello svuotamento e successivo riempimento delle tubazioni. Si spera quindi con questo intervento che le frequenti interruzioni dell’erogazione dell’acqua, soprattutto nella stagione estiva, possano diventare solo un brutto ricordo. Le vecchie tubature infatti, sottoposte alla pressione del terreno arso dal sole, si danneggiavano spesso costringendo queste comunità a periodi di razionamento dell’acqua e le squadre di Abbanoa a complessi interventi di riparazione.

Mauro Tedde



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