La Nuova Sardegna

Sassari

«Il Goceano figlio di un Dio minore»

«Il Goceano figlio di un Dio minore»

Dura presa di posizione di Cosseddu (Comunità Montana) contro i tagli al Segni

03 ottobre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





OZIERI. Nello speciale consiglio comunale riunitosi lunedì a Ozieri alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru era presente anche una rappresentanza di sindaci dei territorio del Logudoro – Angelo Sini di Pattada, presidente dell’Unione dei Comuni del Logudoro, Michele Carboni di Nughedu San Nicolò, Francesco Dui di Ardara e persino Massimo D'Agostino di Bonorva – e del Goceano (Giuseppe Mellino di Nule e Daniele Cocco di Bottidda). Le “assenze” erano però motivate: la notizia ufficiale della visita dell’assessore Arru è arrivata solo nella tarda mattinata, e il passaparola pur efficace non ha potuto ovviare a impegni già presi. Tra gli assenti giustificati anche il sindaco di Benetutti e presidente della Comunità Montana del Goceano Enzo Cosseddu, che ha affidato a una nota il suo pensiero.

«A scadenze più o meno costanti – ha detto Cosseddu – si ripresenta puntualmente il problema della “retrocessione” dell’ospedale di Ozieri: è ormai chiaro l’intento di togliere al nostro territorio un presidio fondamentale per la tutela della salute (e della vita stessa) di cittadini evidentemente considerati di serie C, figli di un Dio minore. Non possiamo permettere a nessuno di trattare le nostre popolazioni in questo modo e non accettiamo lezioni da parte di chi vuole a tutti i costi una giusta e doverosamente umana gestione dei flussi migratori tacciando di razzismo chi mette in primo piano la tutela dei diritti dei sardi».

Secondo Cosseddu «il ridimensionamento dell’ospedale di Ozieri è una reale forma di razzismo nei confronti dei cittadini di zone interne già fortemente depauperati dalla crisi economica. Una crisi che rischia davvero di diventare irreversibile se ai goceanini che ancora hanno il coraggio di investire, e di credere in un futuro riscatto, si tolgono servizi essenziali quale il diritto a curarsi senza affrontare onerosi spostamenti nelle sedi ospedaliere maggiormente “considerate” da coloro che dovrebbero invece tutelare gli interessi di tutti». (b.m.)

In Primo Piano
L’iniziativa

Il porcetto sardo in corsa per la denominazione Igp

Le nostre iniziative