Clean Sea Life insegna come proteggere il mare dell’Asinara
PORTO TORRES. Il responsabile del programma Life della Commissione Europea Angelo Salsi - coordinatore del programma per l’ambiente e la conservazione della natura dell’Unione Europea - ha dedicato...
04 ottobre 2018
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PORTO TORRES. Il responsabile del programma Life della Commissione Europea Angelo Salsi - coordinatore del programma per l’ambiente e la conservazione della natura dell’Unione Europea - ha dedicato una giornata al progetto Clean Sea Life sul Parco nazionale dell’Asinara.
Il programma è arrivato a metà del suo percorso e ha coinvolto sinora oltre cinquemila persone fra diportisti, subacquei, pescatori professionisti e sportivi, ragazzi e cittadini. Volontari che hanno partecipato alle attività di pulizia, raccogliendo e smaltendo dieci quintali di rifiuti in tutta Italia, oltre che dalle coste dell’Asinara e dai fondali del golfo. Grandi contenitori trasparenti per la raccolta delle bottiglie d’acqua sono stati posizionati sull’isola, mostrando ai visitatori come la plastica possa e debba essere utilizzata come una risorsa e non come un rifiuto.
Moltissime le attività di sensibilizzazione portate avanti sull'isola parco - l’ultima delle quali ha coinvolto i Tenores e Elio in un concerto dedicato ai rifiuti marini – e grazie a Clean Sea Life a Porto Torres è in atto un capillare programma di sensibilizzazione dei ragazzi delle scuole. La settimana scorsa oltre duecento bimbi delle elementari hanno infatti seguito la lezione di “mare pulito”, mentre a giugno i pescatori hanno riportato a terra oltre 400 chili di rifiuti raccolti nelle attività di pesca.
Il progetto è stato poi fondamentale per il bando delle microplastiche nei cosmetici in Italia e sta promuovendo attività con i pescatori professionisti in tutto il Paese, i cui risultati saranno presentati a Bruxelles il 7 novembre. «L’Asinara e la Sardegna – ha detto Salsi - sono più europee di quanto pensiamo: un luogo magnifico e patrimonio di tutti gli europei e parte integrante di questa Europa che vogliamo costruire». (g.m.)
Il programma è arrivato a metà del suo percorso e ha coinvolto sinora oltre cinquemila persone fra diportisti, subacquei, pescatori professionisti e sportivi, ragazzi e cittadini. Volontari che hanno partecipato alle attività di pulizia, raccogliendo e smaltendo dieci quintali di rifiuti in tutta Italia, oltre che dalle coste dell’Asinara e dai fondali del golfo. Grandi contenitori trasparenti per la raccolta delle bottiglie d’acqua sono stati posizionati sull’isola, mostrando ai visitatori come la plastica possa e debba essere utilizzata come una risorsa e non come un rifiuto.
Moltissime le attività di sensibilizzazione portate avanti sull'isola parco - l’ultima delle quali ha coinvolto i Tenores e Elio in un concerto dedicato ai rifiuti marini – e grazie a Clean Sea Life a Porto Torres è in atto un capillare programma di sensibilizzazione dei ragazzi delle scuole. La settimana scorsa oltre duecento bimbi delle elementari hanno infatti seguito la lezione di “mare pulito”, mentre a giugno i pescatori hanno riportato a terra oltre 400 chili di rifiuti raccolti nelle attività di pesca.
Il progetto è stato poi fondamentale per il bando delle microplastiche nei cosmetici in Italia e sta promuovendo attività con i pescatori professionisti in tutto il Paese, i cui risultati saranno presentati a Bruxelles il 7 novembre. «L’Asinara e la Sardegna – ha detto Salsi - sono più europee di quanto pensiamo: un luogo magnifico e patrimonio di tutti gli europei e parte integrante di questa Europa che vogliamo costruire». (g.m.)