La Nuova Sardegna

Sassari

Ponte Frassu, un pericolo ignorato

Francesco Squintu
Ponte Frassu, un pericolo ignorato

Nuovo grido d’allarme dei sindaci di Tula e Oschiri: «Se la Regione non interviene la struttura dovrà essere abbattuta»

05 ottobre 2018
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OZIERI. In questo periodo parlare di ponti e soprattutto delle gravi condizioni in cui versano molti di essi è diventato quasi obbligatorio e così anche sul territorio sono emerse nuove criticità affiancate a quelle più vecchie e croniche.

Su richiesta della Regione che ad agosto invitava i Comuni ad indicare le infrastrutture bisognose di interventi urgenti il Comune di Tula si è dato da fare e ha rilevato le cattive condizioni del ponte posto nella strada cosiddetta “Su Monte” che porta verso l’impianto eolico di Sa Turrina Manna e poi sino all’abitato di Erula collegando Logudoro e Anglona.

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Se il ponte, nonostante le condizioni è comunque tuttora transitabile, non così è invece il Ponte Frassu che sta pian piano riducendosi in polvere e soprattutto sta affossando ogni velleità turistica della zona e rendendo difficile la vita a tanti allevatori che si trovano addirittura le aziende divise a metà.

Costruita nel 1926 in territorio di Oschiri, in seguito alla creazione dell’invaso del Coghinas, la struttura fungeva da collegamento tra i territori di Oschiri e Tula ed era la chiave di percorribilità della strada provinciale 159. Le manutenzioni inesistenti hanno portato ad un degrado che oggi appare di difficile soluzione se non con un radicale intervento o addirittura con la demolizione e la nuova costruzione ma soprattutto crea ansia e preoccupazione per gli allevatori delle aziende circostanti e per i tanti pescatori sportivi che frequentano la zona.

«L’ultima nostra delibera sull’argomento, portato a conoscenza della Regione, risale al 2016 – ha detto Gino Satta, sindaco di Tula –, ma continuiamo costantemente a battere il ferro perché riteniamo che sia scandaloso che un territorio a grande vocazione turistica come quello del lago Coghinas non possa decollare a causa dell’inagibilità di un ponte. Oltre alla grave situazione di pericolo vi è anche il grande disagio di chi si è visto tagliare a metà la propria azienda e per passare da una parte all’altra è costretto a percorrere un largo giro di circa trenta chilometri».

La nuova realizzazione della Sassari – Olbia pareva potesse risolvere l’annosa questione anche perché venendo da Olbia e uscendo all’altezza del bivio della chiesa di Castro, i chilometri per arrivare a Tula sarebbero solo nove, contro i circa venti che invece si devono fare oggi a causa dell’inagibilità del ponte.

«Il nostro grido sulle condizioni del Frassu si è levato alto tante volte e alle segnalazioni e alle richieste formali di intervento inoltrate anche a questa giunta regionale non abbiamo mai ottenuto risposta – ha aggiunto il sindaco di Oschiri Piero Sircana –anche quando pensavamo che finalmente con i residui della Sassari – Olbia si potesse davvero scrivere la parola fine sulla questione. Ad oggi invece ci ritroviamo con disagi dei nostri allevatori, un territorio spaccato e una situazione di pericolo allarmante».
 

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