Cani randagi, emergenza seria: servono interventi urgenti
PORTO TORRES. «Già da tre anni avevamo segnalato al Comune il grosso problema dei cani randagi che assalivano i gatti uccidendoli: da allora la situazione è degenerata perché il numero di cani è...
07 ottobre 2018
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PORTO TORRES. «Già da tre anni avevamo segnalato al Comune il grosso problema dei cani randagi che assalivano i gatti uccidendoli: da allora la situazione è degenerata perché il numero di cani è decisamente aumentato e durante la notte girano minacciosi nel centro cittadino».
La testimonianza su quello che sta accadendo nel territorio comunale arriva dall’associazione Amici di Maya - gruppo di volontari che si occupano da alcuni anni di accudire la colonia felina - e dà l’idea del pericolo che subentra per i gatti durante le ore notturne. «Il loro spostamento dalla zona industriale al centro storico non è per una questione di cibo – aggiungono le componenti dell’associazione –, perchè anche noi abbiamo provveduto a procurare della carne per i cani, e comunque non troviamo giusto che in queste occasioni le istituzioni non parlino anche di protezione a favore delle colonie feline che ci sono in città».
Qualche mese fa l’assessora all’Ambiente aveva deciso di provare a disincentivare il pellegrinaggio dei cani randagi dall’area industriale, portando direttamente in quella zona del cibo, ma a quanto pare questo non ha funzionato visto che il branco di dodici cani continua ad imperversare nelle strade del centro aggredendo letteralmente i gatti sino a sbranarli. Il canile comunale è al limite della capienza, però le associazioni animaliste e i cittadini stessi vogliono vedere una soluzione definitiva a quello che ormai rappresenta un vero problema alla sicurezza pubblica. I cani randagi di colore nero sono quelli che fanno più paura secondo le testimonianze, e allo stato attuale non si conosce il loro grado di aggressività. Manca infatti ancora la relazione del veterinario comportamentale, come aveva assicurato l’assessora Cristina Biancu in consiglio comunale rispondendo ad una interrogazione del consigliere Davide Tellini. (g.m.)
La testimonianza su quello che sta accadendo nel territorio comunale arriva dall’associazione Amici di Maya - gruppo di volontari che si occupano da alcuni anni di accudire la colonia felina - e dà l’idea del pericolo che subentra per i gatti durante le ore notturne. «Il loro spostamento dalla zona industriale al centro storico non è per una questione di cibo – aggiungono le componenti dell’associazione –, perchè anche noi abbiamo provveduto a procurare della carne per i cani, e comunque non troviamo giusto che in queste occasioni le istituzioni non parlino anche di protezione a favore delle colonie feline che ci sono in città».
Qualche mese fa l’assessora all’Ambiente aveva deciso di provare a disincentivare il pellegrinaggio dei cani randagi dall’area industriale, portando direttamente in quella zona del cibo, ma a quanto pare questo non ha funzionato visto che il branco di dodici cani continua ad imperversare nelle strade del centro aggredendo letteralmente i gatti sino a sbranarli. Il canile comunale è al limite della capienza, però le associazioni animaliste e i cittadini stessi vogliono vedere una soluzione definitiva a quello che ormai rappresenta un vero problema alla sicurezza pubblica. I cani randagi di colore nero sono quelli che fanno più paura secondo le testimonianze, e allo stato attuale non si conosce il loro grado di aggressività. Manca infatti ancora la relazione del veterinario comportamentale, come aveva assicurato l’assessora Cristina Biancu in consiglio comunale rispondendo ad una interrogazione del consigliere Davide Tellini. (g.m.)
