La Nuova Sardegna

Sassari

Chiusure domenicali. Ara: imprenditori liberi

Chiusure domenicali. Ara: imprenditori liberi

Il vicepresidente di Conflavoro Pmi: detassiamo il costo del lavoro anziché ricorrere a una norma

08 ottobre 2018
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SASSARI. «Il dubbio esiste ed è inutile nasconderlo». E il dubbio di cui parla Conflavoro è quello tra chi vorrebbe la chiusura domenicale dei negozi e chi invece no. L’ago della bilancia pende, a seconda della prospettiva, ora da una parte, ora dall’altra. «Un motivo di più per individuare un percorso condiviso che metta d’accordo le diverse anime spinte verso una visione piuttosto che un’altra e che tuteli non solo le persone ma anche il lavoro e di conseguenza le imprese». Per Conflavoro Pmi la soluzione quella è «detassare il costo del lavoro per garantire una retribuzione superiore destinata a chi lavorerebbe la domenica e nei giorni festivi, per sostenere la crescita, lasciando peraltro ad ognuno la libertà di alzare la propria serranda o meno, senza la necessità di far intervenire una norma per regolamentare le chiusure. Un’idea avanzata anche in sede di audizione alla Camera dei deputati, dall’esecutivo nazionale, nei giorni scorsi».

«Conflavoro Pmi ipotizza per le imprese un piano di sgravi a scaglioni progressivi basato sul numero degli occupati: più piccola è l’azienda e maggiore potrebbe essere la detassazione – dice il vicepresidente nazionale, il sassarese Mario Ara – Così ci sarebbe un riequilibrio del mercato. Non solo, l’altro problema nascerebbe sul fronte della concorrenza tra territori turistici e non. Basti pensare a due esercizi commerciali uno a Sassari e uno Alghero, facile immaginare chi sarebbe penalizzato. Le norme devono essere uguali per tutti». Per Conflavoro Pmi, in sostanza, non è cancellando le liberalizzazioni del 2011 che il lavoratore viene tutelato. Imporre la chiusura per legge alle attività commerciali non risolve alcun problema né garantisce maggiori diritti ai lavoratori. «Consideriamo il lavoratore e l’imprenditore parte dello stesso meccanismo, l’uno indispensabile all’altro – aggiunge Ara – e la chiusura domenicale è solo un aspetto del problema. Le aziende ogni giorno devono combattere contro una pressione fiscale altissima, l’eccessiva burocrazia che genera spesso situazioni negative e, infine, il costo del lavoro elevatissimo».

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