La Nuova Sardegna

Sassari

La nuova arma dell’Aou contro i tumori ai polmoni

La nuova arma dell’Aou contro i tumori ai polmoni

Nella Pneumologia arriva un sistema diagnostico di ultima generazione Consente diagnosi ultra-precoci e interventi in endoscopia nelle vie bronchiali

09 ottobre 2018
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SASSARI. Un sistema diagnostico di ultima generazione che consente di individuare il tumore primitivo polmonare (anche di piccole dimensioni), oltreché intervenire con precisione ed efficacia nelle vie bronchiali. È la nuova apparecchiatura in dotazione alla struttura complessa di Pneumologia clinica e interventistica dell'Aou, diretta da Piero Pirina.

Si chiama videobroncoscopia con sistema Ebus (Endo bronchial ultra sound) che consente appunto una endoscopia bronchiale ultrasonografica. L'apparecchiatura all'avanguardia è stata acquistata dall'Aou con una gara che consente una fornitura triennale, in regime di service, di un sistema per diagnosi e terapia endoscopica dei tumori del polmone e del mediastino. Assieme vengono fornite una colonna per endoscopia, un sistema di videoregistrazione, un sistema elettrochirurgico per la coagulazione, un toracoscopio operativo rigido, un sistema di lavaggio e disinfezione per endoscopi, un microscopio ottico per la lettura in loco dei campioni, un armadio per la conservazione sterile dei broncoscopi. Il service ha un costo triennale di circa 400mila euro.

Le nuove apparecchiature sono state presentate ieri mattina, nel reparto di Pneumologia clinica e interventistica, al terzo piano della stecca bianca, in viale San Pietro. «Quello che avviene oggi è una tappa straordinaria, di cambiamento di mentalità – ha detto il direttore generale dell'Aou Antonio D'Urso –. L'ospedale di Sassari non è più soltanto l'ospedale dei sassaresi ma si allarga e diventa punto di riferimento per il Nord Sardegna. Dobbiamo garantire adesso il salto di qualità.

«Sassari si pone al top e lo dimostra attraverso l'attività di un dipartimento, quello Cardio-toraco-vascolare che rappresenta un dipartimento di punta dell'azienda ospedaliero universitaria», ha concluso D'Urso.

«Si tratta di un grosso passo avanti per Sassari in un'ottica di rete – ha fatto presente l'assessore regionale della Sanità Luigi Arru –. Ci tengo a dire che è un progetto per la Sardegna che si integra con le reti che stiamo licenziando. Da una parte quella oncologica, già licenziata; dall'altra, con la nascita dell'Areus che ha accorciato le distanze della Sardegna, siamo pronti, oltre che per la Rete contro l'infarto, il politrauma e l'ictus, a dare indicazioni per le patologie tempodipendenti, per l'endoscopia delle vie aeree e per l'endoscopia delle vie digestive. Sono quelle patologie che possono richiedere alta specialità ma anche tempi di azione molto rapidi. «Allora abbiamo voluto dare un segnale forte per la Sardegna, che nasce qua dalla Pneumologia che diventa il primo centro della Sardegna dotato di tutte le strumentazioni per la diagnostica con il sistema Ebus – ha concluso l'assessore – a breve sarà inaugurato anche il centro dell'oncologico di Cagliari».



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