La Nuova Sardegna

Sassari

Pigliaru attacca Di Maio: "Ignora temi chiave per l'isola"

di Luca Rojch
Pigliaru attacca Di Maio: "Ignora temi chiave per l'isola"

Il governatore:" il vice premier non parla di metano, accantonamenti e infrastrutture"

09 ottobre 2018
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SASSARI. Abbandona la sua britannica flemma per andare all’attacco della “Manovra del Popolo”. L’intervista del vicepremier Luigi Di Maio alla Nuova Sardegna scalda lo spirito guerriero del governatore Francesco Pigliaru che critica le parole del ministro del Lavoro. Ma punta il dito ancora di più su tutto quello che Di Maio non dice. Punti essenziali per capire quale sarà il futuro della Sardegna.

Pigliaru si aspettava una presa di posizione da parte di Di Maio sulla metanizzazione dell’isola e sulla questione degli accantonamenti. 700 milioni di euro che potrebbero cambiare il senso delle prossime finanziarie. E questa volta Pigliaru preferisce i guantoni ai guanti. «Nell'intervista alla Nuova Sardegna Di Maio riesce a evitare due argomenti fondamentali per la Sardegna e che lo riguardano come ministro allo sviluppo economico e come vice premier – spiega Pigliaru –. Come Ministro allo Sviluppo deve a noi e tutta la Sardegna una risposta chiara e netta sui costi dell'energia. C'è il nostro progetto di portare il metano in tempi rapidi per dare a imprese e cittadini ovunque in Sardegna l'energia a costi accettabili. La mancanza di metano ci fa spendere centinaia di milioni di euro in più ogni anno. Un progetto che ha fatto molta strada in piena collaborazione con i precedenti governi nazionali. Abbiamo chiesto da tempo una riunione al Mise per accelerare i prossimi passi del progetto. Finora tutto tace, come nell'intervista. Attendiamo fiduciosi».

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Poi Pigliaru affronta un altro nodo dei rapporti con il governo. La questione Accantonamenti. Nei giorni scorsi l’assessore al Bilancio Raffaele Paci ha inviato una lettera al ministro dell’Economia Giovanni Tria in cui annunciava che la Regione con la fine della politica dell’austerità da parte del Governo non voleva più risanare da sola i bilanci dello Stato. Per questo chiedeva la fine della politica degli Accantonamenti con cui venivano bloccati ogni anno 684 milioni di euro. Ma su questo punto Di Maio non ha dato nessuna risposta. «Come vice ministro ci saremmo aspettati una presa di posizione chiara sui quasi 700 milioni di accantonamenti imposti ingiustamente alla Sardegna dallo Stato sulla base di regole come minimo opache – continua Pigliaru –. Regole che il precedente ministro all'economia Pier Carlo Padoan si è ben guardato dal chiarire. Vediamo se il governo del cambiamento farà meglio. Per ora ha perso una buona occasione».

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L’ultima stoccata Pigliaru la riserva ai 25 milioni promessi da Di Maio per la manutenzione delle strade e agli investimenti di Rfi sulla rete ferroviaria. Risorse che in realtà sono state già previste e stanziate nel Patto per la Sardegna firmato con i governi di centrosinistra. «Quanto ai milioni per manutenzioni straordinarie di strade e ferrovie che Di Maio cita, spero si tratti di risorse aggiuntive rispetto a quelle già incluse e programmate nel Patto per Sardegna firmato da me con il governo Renzi – conclude Pigliaru –. In ogni caso, ben venga la continuità amministrativa quando si tratta di trovare soldi per ridurre il gap infrastrutturale dell Sardegna. Spero che lo stesso valga per il progetto sul metano».

@LucaRojch. @RIPRODUZIONE RISERVATA


 

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