La tragedia di Reggio Emilia, l'operaio di Cossoine ucciso dall'esplosione di un silo
L'uomo era su un elevatore e riparava il serbatoio: è precipitato da sei metri. Era un tecnico di grande esperienza
[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:nazionale:1.17334544:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/italia-mondo/2018/10/09/news/esplode-ex-inceneritore-morto-un-operaio-1.17334544]]REGGIO EMILIA. Due battute con i colleghi, poi è salito sul cestello e l'operatore lo ha portato alla quota stabilita (circa 6 metri di altezza) per cominciare l'intervento di manutenzione su un serbatoio di acetilene in disuso. Otto e mezza passate da qualche minuto, Silvio Sotgiu, 42 anni, originario di Cossoine e in Emilia da più di quindici anni, operaio specializzato, non ha fatto neppure in tempo a rendersi conto del pericolo. Il silos è esploso, una forza dirompente verso l'alto: l'uomo è stato proiettato fuori dal cestello ed è caduto a terra. Silvio Sotgiu è morto sul colpo. Il boato è stato sentito a centinaia di metri di distanza, sono arrivati i vigili del fuoco.
[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:sassari:cronaca:1.17337864:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.17337864:1653506925/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]
Silvio Sotgiu era un operaio esperto e scrupoloso, una formazione fatta tutta sul campo, ogni giorno: non avrebbe mai commesso una leggerezza. Lavorava per la "Vopertec srl", un'azienda con sede a Genova.
Il servizio completo sul giornale in edicola e nella versione digitale