Comune
Sassari, presa la banda dei furti in abitazione
In due mesi numerosi colpi in tutta la provincia. Quattro arresti da parte dei carabinieri, due sono minorenni
12 ottobre 2018
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SASSARI. Quell’auto - una Ford Focus sw di colore grigio - non era passata inosservata. Troppe volte la presenza coincideva con furti messi a segno nelle abitazioni. Un lungo viaggio nell’estate della provincia di Sassari, in particolare nei mesi di giugno e luglio con colpi messi a segno con modalità identiche a Pattada, Bonnanaro, Erula, Mores, Uri e Oschiri, ma anche in altri centri del Sassarese. I carabinieri della compagnia di Bonorva ci hanno lavorato a lungo e ieri hanno arrestato quattro persone per furto. L’operazione è scattata all’alba e ha visto il coinvolgimento anche dei carabinieri della compagnia di Copparo (Ferrara). I militari hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dai gip del Tribunale ordinario e di quello per i minorenni di Sassari su richiesta della rispettive Procure. Gli arrestati sono Natalino Milanovic e Dajgor Jankovic, entrambi 35enni, il primo originario di Oristano e il secondo di Sassari. Nelle scorribande i due - già noti per precedenti reati - sarebbero stati aiutati da due minori (anche loro di etnia rom).
Le indagini sono state sviluppate dal nucleo operativo della compagnia di Bonorva da luglio a settembre. Gli investigatori hanno messo in campo metodologie tradizionali, con pedinamenti e servizi di osservazione. Il modus operandi dei quattro era sempre lo stesso. I due maggiorenni, affiancati dai minori, percorrevano le strade della provincia a bordo di una Ford Focus Sw grigia, sceglievano come obiettivi le abitazioni di piccoli centri lasciate temporaneamente incustodite dai proprietari, quasi sempre nelle ore del mattino. A volte suonavano e se non rispondeva nessuno si infilavano in casa e facevano razzia di tutto ciò che trovavano, soprattutto oggetti d’oro. In altre situazioni osservavano con attenzione i movimenti e appena i proprietari uscivano, profittavano anche di brevi assenze per mettere a segno i colpi. Numerosi i colpi messi a segno e in quel periodo il fenomeno aveva creato parecchio allarme.
Gli arrestati sono stati rintracciati nel campo nomadi di Sassari e in una abitazione di campagna nel ferrarese. Alle operazioni hanno preso parte anche i Cacciatori di Sardegna di Abbasanta.
L’auto dei due nomadi non era passata inosservata, era stata anche segnalata ai carabinieri di Bonorva che a luglio l’avevano fermata durante uno degli spostamenti. Il mezzo era stato perquisito e sequestrato. Alcuni oggetti d’oro ritrovati nell’auto avevano permesso di risalire ai furti più recenti e gli accertamenti tecnici sui telefonini, alcuni filmati dei sistemi di videosorveglianza e testimonianze hanno consentito di raccogliere altri indizi e prove. Recuperata altra refurtiva e restituita ai proprietari. Gli arrestati sono stati rinchiusi in carcere a Sassari e Ferrara. Le indagini proseguono per accertare il coinvolgimento dei fermati in altri furti. (g.b.)
Le indagini sono state sviluppate dal nucleo operativo della compagnia di Bonorva da luglio a settembre. Gli investigatori hanno messo in campo metodologie tradizionali, con pedinamenti e servizi di osservazione. Il modus operandi dei quattro era sempre lo stesso. I due maggiorenni, affiancati dai minori, percorrevano le strade della provincia a bordo di una Ford Focus Sw grigia, sceglievano come obiettivi le abitazioni di piccoli centri lasciate temporaneamente incustodite dai proprietari, quasi sempre nelle ore del mattino. A volte suonavano e se non rispondeva nessuno si infilavano in casa e facevano razzia di tutto ciò che trovavano, soprattutto oggetti d’oro. In altre situazioni osservavano con attenzione i movimenti e appena i proprietari uscivano, profittavano anche di brevi assenze per mettere a segno i colpi. Numerosi i colpi messi a segno e in quel periodo il fenomeno aveva creato parecchio allarme.
Gli arrestati sono stati rintracciati nel campo nomadi di Sassari e in una abitazione di campagna nel ferrarese. Alle operazioni hanno preso parte anche i Cacciatori di Sardegna di Abbasanta.
L’auto dei due nomadi non era passata inosservata, era stata anche segnalata ai carabinieri di Bonorva che a luglio l’avevano fermata durante uno degli spostamenti. Il mezzo era stato perquisito e sequestrato. Alcuni oggetti d’oro ritrovati nell’auto avevano permesso di risalire ai furti più recenti e gli accertamenti tecnici sui telefonini, alcuni filmati dei sistemi di videosorveglianza e testimonianze hanno consentito di raccogliere altri indizi e prove. Recuperata altra refurtiva e restituita ai proprietari. Gli arrestati sono stati rinchiusi in carcere a Sassari e Ferrara. Le indagini proseguono per accertare il coinvolgimento dei fermati in altri furti. (g.b.)