La Nuova Sardegna

Sassari

Traffico di droga, la base era ad Alghero

di Gianni Bazzoni
Traffico di droga, la base era ad Alghero

Quattro ordinanze di custodia in carcere: in manette il nipote del boss Matteo Albano di Scafati. Fermato un sassarese

12 ottobre 2018
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SASSARI. Un flusso continuo di droga dalla Campania alla Sardegna. Da Scafati - sotto la supervisione dei boss - fino ad Alghero, la vera base operativa scelta per gestire un sistema che poi aveva collegamenti anche sulle piazze di Sassari, Olbia e Nuoro. La guardia di finanza del comando provinciale di Sassari insieme al Servizio centrale investigazione criminalità organizzata ha disarticolato una organizzazione campana di narcotrafficanti. Quattro le ordinanze di custodia cautelare in carcere, documentate tre importazioni di cocaina per circa 6 chili e nel complesso dell’operazione denominata “Napaho” sono state arrestate in flagranza di reato nove persone, sequestrate tre auto, una pistola modello 92 e 54mila euro in contanti.

Riserbo sugli sviluppi dell’inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Cagliari (seguita dal sostituto procuratore della Repubblica Guido Pani) perché ieri erano ancora in corso decine di perquisizioni in Sardegna (a Sassari, Alghero e nel Nuorese) e in diverse località della penisola (in particolare Roma, Massa Carrara, Viterbo, Pescara, Napoli e Salerno).

I nomi degli arrestati non sono stai resi noti, ma alcune indiscrezioni sono trapelate nella tarda serata di ieri. Nella trappola dei finanzieri del Nucleo di polizia economica e finanziaria del comando provinciale di Sassari (guidati dal colonnello Marco Sebastiani) e del Scico, sarebbero finiti Francesco Mainenti, Vincenzo Sensale e Mario Izzo, oltre a un sassarese di 57 anni già conosciuto per reati legati sempre alla droga. Già oggi si dovrebbero avere ulteriori particolari. Di certo si sa che Francesco Mainenti è nipote del boss Matteo “o cavallar” Albano, storico capocosca scafatese, e sarebbe a capo dell’organizzazione che aveva curato il traffico di droga nei minimi dettagli. In Sardegna avevano fatto arrivare anche un chimico che si occupava di analizzare e curare la “crescita” in laboratorio della cocaina in modo da avere quantità sempre maggiori da immettere sul mercato. Una idea probabilmente ispirata dalla serie televisiva “Breaking Bad” con protagonista un professore di chimica che si era appassionato al mondo degli stupefacenti.

Alghero come base primaria, quindi. Uno dei referenti arrivato dalla penisola nella città catalana, tra l’altro, era già tornato nel continente. I principali riferimenti della “Napaho” erano i due napoletani che con l’ausilio di corregionali trasportatori gestivano i traffici di droga tra la Campania e la Sardegna. La via scelta era ritenuta sicura, forse anche perché abituale: gli arrivi degli autoarticolati via mare, a bordo dei traghetti. Spesso la droga arrivava sui camion carichi di piante e fiori, ma anche di altre merci che si prestano facilmente per nascondere la cocaina. La droga arrivava destinata ai grossisti napoletani (all’epoca residenti ad Alghero e a Macomer) che a loro volta smistavano ai pusher . L’organizzazione poteva contare su una nutrita schiera di collaboratori (tutti perquisiti nella giornata di ieri).

Un lavoro particolare gli investigatori della guardia di finanza l’hanno svolto ad Alghero, dove i capi dell’organizzazione avevano effettuato anche diversi investimenti con l’acquisto di quote societarie e di attività commerciali particolarmente avviate nel settore turistico. L’indagine è stata condotta utilizzando intercettazioni telefoniche e ambientali: anche questo un compito non semplice perché l’organizzazione utilizzava utenze telefoniche in uso ad altre persone e nei dialoghi si faceva uso frequente dello slang criptico. Ingenti i profitti per l’organizzazione appena smantellata che non si era fermata neppure di fronte ai primi arresti: nove le persone finite in carcere da quando è cominciata l’indagine, con diversi sequestri e l’importazione documentata in tre fasi di circa 6 chili di cocaina.

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