Violazione di domicilio, assolto l’ex
Accusato di aver usato la forza per entrare in casa. La difesa: lo ospitò la moglie
17 ottobre 2018
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SASSARI. Era finito a processo con l’accusa di violazione di domicilio aggravata. Ieri il giudice Salvatore Marinaro, al termine di una istruttoria dalla quale erano emerse diverse contraddizioni e anche un tentativo di remissione di querela, ha assolto un ex marito dall’accusa di essere entrato con la forza a casa della ex moglie che dopo la separazione si era rifatta una nuova vita con un altro uomo.
Il giudice ha accolto la tesi dell’avvocato difensore Patrizia Marcori. Non ci fu cioè alcuna violazione di domicilio. Ci fu sì un alterco tra i due uomini – che arrivarono anche alle mani – ma questo nulla aveva a che vedere con il reato contestato dalla Procura. Durante la fase dibattimentale sono stati sentiti diversi testimoni, tra cui la stessa ex moglie che aveva sminuito i fatti ed espresso la volontà di rimettere la querela. Ma non era stato possibile per via del reato aggravato.
In aula però la donna aveva ridimensionato quanto accaduto e spiegato che il suo ex non entrò in casa con la forza e nemmeno tentò di trattenersi nell’abitazione contro la sua volontà.
Quel giorno la coppia si era scambiata alcuni messaggi al telefonino, l’uomo sembrava molto triste e allora lei aveva acconsentito a incontrarlo. Avevano fumato insieme una sigaretta sulle scale e poi lui aveva chiesto un caffè. Erano entrati in casa e quando l’ex marito aveva visto il nuovo compagno si era creata un po’ di tensione. C’era stata una lite ma, a quanto pare, per ragioni differenti. Ieri l’assoluzione del giudice ha chiuso il capitolo giudiziario.
Il giudice ha accolto la tesi dell’avvocato difensore Patrizia Marcori. Non ci fu cioè alcuna violazione di domicilio. Ci fu sì un alterco tra i due uomini – che arrivarono anche alle mani – ma questo nulla aveva a che vedere con il reato contestato dalla Procura. Durante la fase dibattimentale sono stati sentiti diversi testimoni, tra cui la stessa ex moglie che aveva sminuito i fatti ed espresso la volontà di rimettere la querela. Ma non era stato possibile per via del reato aggravato.
In aula però la donna aveva ridimensionato quanto accaduto e spiegato che il suo ex non entrò in casa con la forza e nemmeno tentò di trattenersi nell’abitazione contro la sua volontà.
Quel giorno la coppia si era scambiata alcuni messaggi al telefonino, l’uomo sembrava molto triste e allora lei aveva acconsentito a incontrarlo. Avevano fumato insieme una sigaretta sulle scale e poi lui aveva chiesto un caffè. Erano entrati in casa e quando l’ex marito aveva visto il nuovo compagno si era creata un po’ di tensione. C’era stata una lite ma, a quanto pare, per ragioni differenti. Ieri l’assoluzione del giudice ha chiuso il capitolo giudiziario.
