La Nuova Sardegna

Sassari

Giudice di pace, incontro a Sassari

di Barbara Mastino

Il sindaco Murgia oggi dal presidente del Tribunale. Meetup M5S, rilanciato l’appello agli altri Comuni

18 ottobre 2018
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OZIERI. Solo con la collaborazione degli altri Comuni e con una soluzione politica si potrà riuscire a “salvare” dalla chiusura l’ufficio del Giudice di pace di Ozieri. È quanto emerso martedì dall’incontro promosso dal meetup Ozieri in Movimento alla presenza dei sindaci di Ozieri e Nughedu, dell’assessore comunale al Bilancio e dei consiglieri di minoranza e del capogruppo di maggioranza di Ozieri alla presenza di cittadini e operatori che quotidianamente hanno a che fare con l’ufficio: avvocati e geometri, su tutti.

I motivi esatti che stanno rischiando di portare alla chiusura dell’ufficio, ovvero la scadenza delle proroghe date dal ministero della Giustizia per mettersi al passo con la chiusura delle pratiche dei crediti di giustizia, sono stati illustrati compiutamente ai presenti dal responsabile della cancelleria dell’ufficio, Enrico Fenu. Da quando l’ufficio è passato alla gestione comunale (2014), perdendo l’impiegato ministeriale che si occupava di quelle pratiche e vedendo scendere da quattro a due i dipendenti, le pratiche dei crediti di giustizia, già in arretrato, si sono gravemente accumulate. Senza contare che a quelle già presenti a Ozieri si sono aggiunte quelle degli uffici di Thiesi, Bonorva e Pozzomaggiore (i cui dipendenti sono stati trasferiti a Sassari) in una spirale che è stato difficile arrestare. Soprattutto perché i dipendenti, oltre a essere solo due, non hanno avuto modo di acquisire le competenze necessarie per sbrigare anche quelle pratiche, tantomeno di apprendere il completo utilizzo del nuovissimo software Siam, arrivato a Ozieri solo lo scorso anno.

Partendo dal presupposto che il problema principale dell’ufficio è la carenza di organico, considerando che i Comuni di Ozieri e Nughedu San Nicolò stipendiano un dipendente a testa e che le spese sono principalmente a carico di Ozieri con piccoli contributi da Tula, Mores, dall’Unione dei Comuni del Logudoro e dalla Regione (arrivati quasi tutti solo quest’anno), la soluzione primaria per riuscire a sopperire alle carenze sarebbe quella di riuscire a ottenere l’aiuto degli altri Comuni del mandamento (21 in tutto) «ai quali dobbiamo far capire – ha detto il sindaco di Ozieri Marco Murgia – l’importanza del mantenimento dell’ufficio come tribunale di prossimità soprattutto in vista del grande ampliamento delle competenze che si avrà dal 2021».

Il coinvolgimento di soggetti “esterni” oltre ai Comuni che già si impegnano è stato uno degli argomenti più dibattuti nella riunione di martedì. Importante, per tutti, chiedere il coinvolgimento dei Comuni, anche tramite l’Anci, e avere l’appoggio degli ordini professionali, avvocati e geometri su tutti. «La Regione potrebbe risolvere il problema in pochi giorni approvando la proposta di legge per la gestione diretta della giustizia locale, facendo valere la sua autonomia», ha detto il sindaco di Nughedu Michele Carboni. Nel frattempo si attendo sviluppi dall’incontro che il sindaco Murgia avrà oggi con il presidente del Tribunale di Sassari, Massimo Zaniboni.

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