La Nuova Sardegna

Sassari

Oggi Cossoine dà l’ultimo saluto all’operaio Silvio Sotgiu

COSSOINE. L’intero paese si stringe oggi intorno ai familiari di Silvio Sotgiu, per l’ultimo saluto a quel figlio di Cossoine tragicamente scomparso lontano da casa, a Reggio Emilia, per lo scoppio...

18 ottobre 2018
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COSSOINE. L’intero paese si stringe oggi intorno ai familiari di Silvio Sotgiu, per l’ultimo saluto a quel figlio di Cossoine tragicamente scomparso lontano da casa, a Reggio Emilia, per lo scoppio del silos su cui stava lavorando. Dopo il completamento dell’autopsia, infatti, il magistrato ha disposto il dissequestro della salma e la sua riconsegna ai familiari, per cui i funerali si tengono oggi alle 15, nella chiesa di Santa Chiara, con il rito funebre officiato dal parroco, don Peppino Lintas.

Silvio attraverserà così per l’ultima volta quelle strade che percorreva tutti i giorni, prima da ragazzo, finché ha vissuto a Cossoine, poi, dopo la sua partenza verso la penisola alla ricerca del lavoro, circa 18 anni fa, ogni volta che tornava nel suo paese, con cui aveva mantenuto un legame fortissimo. Quelle strade che percorreva soprattutto a cavallo, in particolare in occasione della festa di San Sebastiano, la cui Ardia Silvio Sotgiu ha corso praticamente da sempre, col prestigioso ruolo, più di una volta, di capo corsa, operaju mazzore. Incarico che aveva previsto di riassumere nel 2021, a dieci anni dalla sua ultima volta come prima bandela. E quelle strade che resteranno mute, oggi, al passaggio del corteo funebre. Perché la sindaca Sabrina Sassu, come aveva preannunciato, ha decretato il lutto cittadino, per cui per tutta la giornata, la bandiera del Comune sventolerà a mezz’asta, gli uffici comunali chiuderanno alle 14, e i negozi abbasseranno le serrande in occasione del funerale. Non ci sarà, invece, come anticipato qualche giorno fa, l’accompagnamento del feretro da parte dei cavalieri. La famiglia di Silvio ha ritenuto, infatti, di declinare la proposta, «perché non ce la sentiamo di fare questa cosa», hanno detto, «mentre ci potranno essere altre occasioni in cui rendere omaggio alla memoria di Silvio e al suo amore per i cavalli». E i cavalieri, seppure un po’ delusi, rispettano il volere dei familiari.

L’incidente in cui ha perso la vita Silvio Sotgiu, 42 anni, si è verificato il 9 ottobre, a Sesso, prima periferia di Reggio Emilia. Erano le 8,20, quando una squadra di operai specializzati aveva iniziato il lavoro su uno dei quattro silos dell’ex inceneritore nell’impianto Iren di via dei Gonzaga. Silvio Sotgiu era salito sul cestello della gru e si trovava a 5-6 metri d’altezza, sulla sommità del silos. All’improvviso la violenta esplosione che lo ha investito sbalzandolo verso l’alto e facendolo cadere da dieci metri. Sotgiu è deceduto all’istante, si dovrà accertare se per le lesioni riportate nell’esplosione o per la caduta da quell’altezza.

Mario Bonu

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