Attentato al vicepresidente della Torres, si indaga anche in curva
Antonio Carboni nel mirino. La Digos visiona le immagini e non esclude nessuna pista
SASSARI. Al setaccio da parte degli investigatori della Digos ci sono diverse immagini catturate delle telecamere di videosorveglianza di alcune abitazioni della zona di via Luna e Sole e di Monte Bianchinu.
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Gli inquirenti sono alla caccia del fotogramma che possa portare all’individuazione della persona o delle persone che venerdì, prima dell’alba, hanno scavalcato il muretto dell’abitazione di Antonio Carboni, vice presidente della Torres, e hanno dato fuoco alla sua Citroen C4 Cactus, con il rischio di mettere a repentaglio la sua vita e quella della sua famiglia. Gli inquirenti non escludono nessuna pista, ma visto il ruolo ricoperto dall’agente di commercio all’interno della società rossoblù è stato naturale indirizzare le indagini anche nell’ambiente della tifoseria sassarese.
Ma le piste sono diverse e chi ha voluto intimorire Carboni potrebbe averlo fatto anche per motivi legati alla sua attività lavorativa o per questioni personali. Chi è vicino alla Torres non vuole credere che l’attentato incendiario possa essere riconducibile a qualche malumore che si è creato attorno alla squadra, dopo il deludente avvio nel campionato di serie D.
Sarebbe effettivamente un’escalation di violenza senza precedenti, spiegano negli ambienti vicini alla tifoseria . Le turbolente vicissitudini degli ultimi anni intorno alla Torres non hanno infatti mai portato ad azioni gravi come quella di due giorni fa. E in più - si sono chiesti in tanti - se fosse veramente la dirigenza della Torres l’obiettivo degli attentatori perché dopo aver scavalcato il muretto della villetta di via Ciasca colpire Carboni e non direttamente il presidente della squadra che abita lì accanto?
A rendersi conto per prima di quanto stava accadendo nel cortile dell’abitazione di Antonio Carboni era stata un’abitante della zona che era appena uscita di casa per andare a fare jogging.
La donna aveva dato immediatamente l’allarme. L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco aveva evitato che le fiamme raggiungessero la tettoia in legno e l’abitazione del dirigente della Torres. Un’azione tempestiva che aveva scongiurato conseguenze ben più gravi per lui e per la sua famiglia. (l.f.)