La Nuova Sardegna

Sassari

Pesca di frodo all’Asinara sanzionati due subacquei

di Gavino Masia
Pesca di frodo all’Asinara sanzionati due subacquei

La Capitaneria di porto ha sequestrato 20 chili di spigole, corvine e cernie I militari hanno confiscato anche 1500 euro di attrezzatura ai pescatori sassaresi

21 ottobre 2018
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PORTO TORRES. Pescavano nelle ore notturne poco lontano dalle acque dell’Area marina Protetta dell’Asinara pensando di poter eludere i controlli della Capitaneria di porto e di poter vendere poi senza particolari problemi i 20 chilogrammi delle pregiate specie ittiche catturate qualche ora prima. Due subacquei sassaresi in trasferta a Stintino non hanno però fatto i conti con i militari in borghese, che hanno atteso pazienti sul molo dell’Ancora il loro arrivo in gommone con a bordo le prede catturate.

Un’operazione di polizia marittima finalizzata al contrasto della pesca di frodo portata a termine tra venerdì e sabato notte dalla Guardia costiera: i marinai hanno intercettato i subacquei sportivi con oltre 20 chili di pesci, sequestrati immediatamente insieme a tutta l’attrezzatura. I due pescatori sono stati anche multati con una sanzione di 1000 euro ciascuno per aver pescato oltre il limite giornaliero consentito di cinque chili. L’Autorità marittima turritana nei giorni scorsi aveva ricevuto diverse segnalazioni su alcuni pescatori che arrivavano in auto sino al molo dell’Ancora – sulla strada che porta alla spiaggia della Pelosa – e poi calavano in acqua il gommone per dirigersi nella zona di pesca. I militari in abiti borghesi si sono quindi appostati nella zona di parcheggio e hanno atteso che i pescatori sassaresi rientrassero dalla battuta con il bottino.

Durante il controllo a terra hanno subito constatato che i pesci catturati – spigole, corvine e cernie – erano di un quantitativo molto superiore al limite giornaliero consentito, e hanno quindi proceduto all’immediato sequestro. Sequestrata anche tutta l’attrezzatura (mute, fucili, maschere e pinne) per un valore di circa 1500 euro. I pesci sequestrati, sottoposti ieri mattina ai controlli del veterinario di turno della Azienda sanitaria di Sassari, sono stati giudicati idonei al consumo umano e donati in beneficenza alle suore delle Poverelle di Sassari.

«Le attività di controllo nell’Area marina protetta dell’Asinara sono decisamente aumentate – dice il comandante della Capitaneria di porto Emilio Del Santo – e sono svolte anche con pattugliamenti in orari notturni dai militari della Guardia costiera nel litorale e nelle acque dell’Amp: questo ha consentito di conseguire un importante risultato per la tutela delle specie ittiche e per la salvaguardia dell’ambiente, in un contesto di così alto pregio quale quello delle acque protette prospicienti al Parco nazionale dell’Asinara».

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