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Cisl, una settimana di incontri per ricordare Vincenzo Saba

Cisl, una settimana di incontri per ricordare Vincenzo Saba

SASSARI. La Cisl intende ricordare la figura di Vincenzo Saba, leader sindacale di riferimento e uomo di grande cultura, scomparso Roma nel 2011. Maestro di generazioni di sindacalisti Cisl,...

22 ottobre 2018
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SASSARI. La Cisl intende ricordare la figura di Vincenzo Saba, leader sindacale di riferimento e uomo di grande cultura, scomparso Roma nel 2011. Maestro di generazioni di sindacalisti Cisl, presidente emerito della Fondazione Giulio Pastore, già direttore del Centro Studi Cisl, Saba era stato per oltre 20 anni collaboratore stretto di Mario Romani e Giulio Pastore e assieme a loro fondatore ed edificatore del sindacalismo libero italiano.

Per commemorare lo storico leader sindacale, la Cisl ha varato un programma, da oggi a venerdì, che sarà ospitato nel salone delle conferenze della Camera di commercio, in via Roma.

Si inizia oggi alle 9 con la conferenza “Il sindacato come risorsa”, mentre alle 17, nella parrocchia di San Paolo, in via Besta, verrà celebrata una messo in memoria di Vincenzo Saba. Da domani e fino a giovedì, sempre alla Camera di commercio, si terrà un ciclo di incontri su “Il governo della modernizzazione in Sardegna dal 1958 al 1969. Idee per il Sassarese del 2030”; “Il Consorzio industriale e l’economia del nord ovest della Sardegna”; “la chimica a Porto Torres. Ieri, oggi, domani”.

L’ultimo appuntamento, venerdì 26 ottobre, si terrà invece nella sede della polizia municipale, in via Carlo felice, sul tema “Il piano di Rinascita e i suoi effetti sulla Sardegna”.

Da oggi, invece, la Camera di Commercio ospita la mostra fotografica “Un sogno di una notte di mezza estate. L’industrializzazione di Porto Torres”, alla riscoperta «della trasformazione del territorio industriale di Porto Torres attraverso le immagini fotografiche, documentali e altre testimonianze». La mostra potrà essere visitata fino a sabato.

Nel corso dei lavori verrà esaminata e analizzata la situazione economica e il mondo produttivo della Sardegna e del nord ovest dell’isola in particolare, per arrivare a un cambiamento solo si arriverà a una «rivoluzione copernicana delle strutture produttive. La politica – è l’auspicio della Cisl – dica come e quando intende indicarne almeno le premesse».

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