La Nuova Sardegna

Sassari

«Chiudiamo via Università ma la Ztl così non va bene»

di Luca Fiori
«Chiudiamo via Università ma la Ztl così non va bene»

Piace ai residenti l’idea di creare una “Strada del gusto” con tavolini all’aperto  Ma per agevolare gli acquisti chiedono la riapertura al traffico di via Turritana

24 ottobre 2018
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SASSARI. L’idea della “strada del gusto”in via Università, lanciata qualche giorno fa sulla Nuova Sardegna da Pinuccio Mangatia – titolare dello storico negozio di alimentari – è stata come un sasso lanciato nello stagno. La proposta di rilanciare questa zona storica della città, oggi quasi dimenticata dai sassaresi, con tavolini all’aperto e una parte della via chiusa al traffico, ha avuto l’effetto sperato.

Nella piazza virtuale dei social e sui tavolini del baretto di Fabrizio e Massimiliano Leoni all’angolo con via Turritana – punto di ritrovo e di riferimento del quartiere – commercianti e residenti hanno iniziato a fantasticare su quanto sarebbe bello se via Università e via Turritana tornassero le strade affollate di un tempo.

Tra i primi a benedire l’idea del titolare dell’antica bottega, fondata nel 1922 da Pietro Mangatia, è stato proprio il sindaco di Sassari Nicola Sanna, che ha commentato così su Facebook: «Se Pinuccio Mangatia desidera mettere tavolini e sedie fuori dalla sua bottega può già farlo - ha detto il primo cittadino - presentando idonea richiesta e avrà anche il 70 percento di sconto sulla tassa di occupazione del suolo pubblico, che abbiamo abbassato per il centro storico e la ztl a partire dal nostro mandato amministrativo. Noi siamo pronti».

L’idea non è dunque affatto campata per aria e a breve questa rinnovata iniezione di ottimismo potrebbe invogliare più di un commerciante a tirare su le 35 serrande della via che oggi sono abbassate.

«Ben vengano iniziative che possano riportare la gente in questa zona della città - spiega Angela Del Rio, titolare del negozio di frutta e verdura fondato nel 1959 - ma per farlo sarebbe utile anche rimodulare la Ztl che in alcune strade così com’è non ha senso. Se via Turritana venisse riaperta al traffico almeno nelle ore dedicate agli acquisti - spiega la commerciante - in tanti potrebbero riavvicinarsi in questa zona che ora è difficile da raggiungere».

L’idea di riportare flussi di residenti e di turisti da queste parti sarebbe linfa vitale anche per Luciano Cadeddu che tre mesi fa – in mezzo ai locali abbandonati – ha avuto il coraggio di aprire il circolo gastronomico “Mangio da nonna”. «Ho scelto di aprire in questa zona della città - spiega il ristoratore - perché credo fortemente nel centro storico e nella sua rinascita». Chi ha creduto in questa zona già da qualche anno e nonostante la crisi non è mai andato via è Stefano Marchini del Gusta Vinho’s. «Tavolini all’aperto e pedonalizzazione - spiega - possono solo aiutarci a tirare su la testa e anche l’apertura di via Turritana al traffico in alcune ore del giorno mi sembra un’ottima idea». Il dibattito è appena iniziato.

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