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Sassari

Sassari, carabiniere salva un giovane sul ponte Rosello

Sassari, carabiniere salva un giovane sul ponte Rosello

Il militare che presta servizio alla Brigata Sassari ha abbracciato il 20enne prima che saltasse giù

27 ottobre 2018
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SASSARI. «Ho visto due persone sul ponte Rosello che parlavano a distanza con un ragazzo che sporgeva dalla ringhiera con le braccia e metà del corpo. Aveva un piede poggiato sulla barriera. Ho intuito la situazione, ho fatto finta di avvicinarmi per parlare anch’io, poi ho fatto un balzo in avanti e l’ho bloccato contro il parapetto. Non voleva staccarsi, l’ho stretto forte in un abbraccio. Tremava». É la storia di un salvataggio sul ponte di Rosello, il secondo in pochi giorni. Protagonista un carabiniere che presta servizio alla Brigata Sassari che non ci ha pensato due volte a bloccare l’auto e andare a dare una mano a quel ragazzo di vent’anni. Il giovane è stato poi accompagnato in ospedale dove ha ricevuto l’assistenza sanitaria e da dove forse può cominciare un percorso-assistito per superare la condizione disagio.

«Mercoledì avevo fatto il turno dalle 18 a mezzanotte – racconta il carabiniere sassarese – e stavo rientrando a casa. Avevo ancora la divisa. Mi stavano ripassando davanti le fasi della giornata quando ho notato quella scena. Sapevo di un altro salvataggio di un collega, ho pensato che stava succedendo di nuovo qualcosa di grave. Quando l’ho abbracciato prima ha cercato di reagire, poi si è lasciato andare. Ho chiesto alle persone se avessero già chiamato il 112, mi hanno detto di sì. Lui nel frattempo ha cominciato a dire qualcosa, ha raccontato la sua storia. Drammatica e e con un carico di disagio che a volte non riesci da solo ad affrontare. Sono stato ad ascoltarlo, gli ho detto di stare tranquillo che tutto si può risolvere. Poi è arrivata una volante della polizia (quello era un settore loro quella sera) e in pochi attimi sono giunti sul ponte anche gli operatori del 118. Il ragazzo è stato accompagnato in ospedale. Ci siamo salutati mentre andava via. Lo so che non vale a niente ma mi piacerebbe che prendesse questo incontro come una opportunità per non mollare».

Nei giorni scorsi un altro militare in servizio alla Brigata Sassari, mentre tornava a casa, libero dal servizio, era stato protagonista di una vicenda simile. Un salvataggio all’ultimo momento, una mano tesa per dare speranza a chi l’aveva persa. Due storie raccontate con semplicità, due vite umane salvate». (g.b.)

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