La Nuova Sardegna

Sassari

Aiutò l’amico latitante condannato a sei mesi

di Nadia Cossu
Aiutò l’amico latitante condannato a sei mesi

Thiesi, l’imputato avrebbe favorito l’evasione di Gianluca Corrias dai domiciliari Salvatore Menneas è stato però assolto dalla procurata inosservanza di pena

28 ottobre 2018
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THIESI. Qualcuno gli avrebbe prestato soldi, qualche altro avrebbe fatto le telefonate al posto suo, e per gli inquirenti c’era anche chi lo accompagnava in taxi nei vari spostamenti per tentare di recuperare una macchina. Quattro amici dell’ex latitante Gianluca Corrias (43enne di Orgosolo domiciliato a Thiesi) hanno pagato a caro prezzo quegli aiuti e infatti lo scorso gennaio sono stati rinviati a giudizio dal gup di Sassari con l’accusa di favoreggiamento e procurata inosservanza di pena.

Due giorni fa, uno di loro – Salvatore Menneas, 47 anni, difeso dagli avvocati Antonio Meloni e Cristina Marras, e l’unico ad aver scelto il rito abbreviato – è stato assolto dal gup Giancosimo Mura per quanto riguarda il reato di procurata inosservanza di pena in favore di Corrias mentre è stato condannato a sei mesi (con la sospensione condizionale della pena) per il favoreggiamento. Il pubblico ministero Maria Paola Asara aveva chiesto la condanna a un anno di reclusione. Gli altri imputati sono Roberto Uras, 24 anni, di Ittiri, Francesca Loriga, 23 anni, di Sassari, Emanuele Orrù, 91 anni, residente a Romana, Vincenzo Antonio Chessa, 63 anni, di Sassari e Antonella Sale, 38 anni, residente a Thiesi. Tutti hanno scelto il rito ordinario.

I fatti risalgono al 2015. Corrias era sparito da metà aprile e le forze dell’ordine lo cercavano in mezza Sardegna. L’uomo – con diversi precedenti alle spalle – doveva scontare una condanna definitiva a quasi tre anni di carcere e si era allontanato dalla sua abitazione a Thiesi, dove si trovava agli arresti domiciliari. Era uno dei detenuti monitorati con il braccialetto elettronico, una sorveglianza a distanza quindi. Il 14 aprile, però, si era sfilato il braccialetto vanificando le operazioni di controllo. Da quel momento erano cominciati i primi accertamenti, con verifiche nelle zone che Corrias frequentava prima dell’arresto. Una ricerca non semplice, anche per i continui spostamenti dell’uomo che, come poi è stato accertato, aveva potuto contare su coperture di amici e conoscenti nelle diverse zone che riusciva a raggiungere, sempre tra il Nuorese e la provincia di Sassari. Poi a maggio dello stesso anno la cattura a Ittiri in pieno centro.

Attraverso le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Giovanni Porcheddu, sono state identificate le persone che lo avrebbero aiutato durante la latitanza. Tra questi Menneas, originario di Orgosolo. E proprio per lui si è chiuso il processo in abbreviato davanti al gup, tutti gli altri (difesi da Gian Paolo Campus, Lisa Vaira, Giovannina Fresi, Fabio Carla, Ivano Iai e Luigi Esposito) sono andati a dibattimento.

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