La Nuova Sardegna

Sassari

Miniera, il bando sta per scadere

Il 5 novembre è il termine ultimo per le manifestazioni di interesse. La lunga lotta dei lavoratori

29 ottobre 2018
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SASSARI. É il 5 novembre il termine ultimo per verificare l’eventuale presenza di manifestazioni di interesse per il sito della miniera di Olmedo. Al momento non ci sono avvisaglie di movimenti, ma ci sarebbero gruppi imprenditoriali che - in più occasioni - avrebbero segnalato la propria attenzione verso il sito minerario, giudicato “appetibile” ma appesantito dalle “troppe cose da fare”.

Il futuro del giacimento di bauxite dipende proprio dagli esiti del bando - con avviso di procedura di evidenza pubblica - pubblicato il 6 giugno scorso dalla Regione, per il conferimento della concessione di coltivazione del giacimento di bauxite nella miniera.

Al centro delle valutazioni ci sono le prospettive occupazionali. I lavoratori hanno attraversato un lungo periodo di crisi, sostenuti dagli ammortizzatori sociali e nell’aprile di quest’anno è stato definito l’accordo per il passaggio all’Igea (Interventi Geo ambientali, società in house della Regione che ha preso il posto dell’ex Ente minerario sardo) per gli operai che progressivamente stanno andando a perdere il beneficio della mobilità. Prima 12 dipendenti, poi altri 5. Ma per completare il percorso ne mancano ancora otto.

La mobilitazione non è mai cessata. I lavoratori hanno combattuto una battaglia durissima, spesso in solitudine, infilandosi anche in fondo al pozzo, nelle viscere di quella terra che potrebbe garantire produzione e futuro e che invece continua a essere “congelata” dalle incertezze e dalle scelte sbagliate. Quelle fatte dalle multinazionali che hanno toccato con mano le potenzialità reali del sito minerario ma non sono riuscite ad affermare pienamente i propri interessi e alla fine hanno mollato il campo. Annullandosi una con l’altra, anche tra dirette concorrenti interessate allo sviluppo di un sito che ancora oggi può assicurare redditività e posti di lavoro. Ma serve un piano vero di rilancio, costruito su basi concrete, con la supervisione della Regione e l’appoggio dei comuni del territorio.

La situazione di criticità, purtroppo, si è aggravata con il passare degli anni e a poco, in verità, è servito il ritorno della Regione - con maggiore attenzione - che lo scorso anno, nel mese di dicembre, ha votato in consiglio regionale il provvedimento che stanzia circa un milione di euro per il rilancio del sito minerario di Olmedo.

Sono stati i lavoratori con le loro lotte a tenere acceso il faro sulla miniera di bauxite di Olmedo. E ogni volta che hanno alzato la voce le forze politiche si sono avvicinate ai cancelli del sito minerario per timbrare la presenza.

Il problema oggi resta in tutta la sua complessità, e ora che si va incontro alla campagna elettorale (quella per le regionali, ma in mezzo ci sono anche le Europee e test elettorali in importanti comuni, a cominciare da Sassari) il tema del lavoro deve tornare al primo posto della lista delle priorità.

Sul futuro della miniera deve essere fatta chiarezza una volta per tutte. La scadenza del 5 novembre è ormai alle porte, in quel momento si capirà se c’è stata una vera promozione o se si è semplicemente atteso che il tempo passasse. (g.b.)



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