La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, l’ex mattatoio diventa il campus dell’Accademia delle Belle Arti

di Pinuccio Saba
L'ex mattatoio di Sassari
L'ex mattatoio di Sassari

Ci sono voluti dieci anni di lavori, un investimento da sei milioni di euro, ma alla fine quello che poteva sembrare un sogno è diventato realtà

29 ottobre 2018
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SASSARI. Ci sono voluti dieci anni di lavori, un investimento da sei milioni di euro, ma alla fine quello che poteva sembrare un sogno è diventato realtà: ieri, a Palazzo Ducale, il sindaco Nicola Sanna ha firmato il contratto per la cessione dell’ex mattatoio comunale, in comodato d’uso gratuito per trent’anni, all’Accademia delle Belle Arti di Sassari. I lavori di riqualificazione sono stati eseguiti seguendo le indicazioni dell’Accademia, la cui sede originale era ormai insufficiente ad accogliere 650 studenti, invece dei 250 previsti nella vecchia palazzina che si affaccia su via Duca degli Abruzzi.

«Dopo 10 anni, posso affermare con fierezza, che questa firma segna la conclusione del 98 per cento dei lavori nell’ex mattatoio – ha detto Nicola Sanna –, che passa così all’Accademia delle Belle Arti (l’unica in Sardegna). Al Comune resta la disponibilità per 62 giorni all’anno dell’aula magna trasformata in cine-teatro. Disponibilità che noi gireremo alle associazioni culturali, in base a un calendario che verrà stilato anche di concerto con l’Università». Università degli Studi che potrà utilizzare la struttura, grazie a un programma triennale per la promozione culturale.

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Il contratto è stato sottoscritto dal presidente e dal direttore dell’Accademia, Antonio Mereu e Antonio Bisaccia. Direttore che ha scelto anche il nome della nuova struttura. «Sì, chiama “ Ex-Ma.ter” ed è un richiamo alla mater latina. Un nome che indica un luogo di rigenerazione, l’opposto di quello che era prima, un luogo di morte», ha spiegato Antonio Bisaccia.

Ma il nuovo complesso, il “Campus delle arti e dello spettacolo”, non sarà un’entità a se stante. I tre ingressi (via Duca degli Abruzzi, via Zanfarino e via Catalocchino) saranno sempre aperti così da consentire a tutti di poter frequentare o semplicemente attraversare il nuovo complesso. Che oltre agli spazi per la didattica e per le eventuali esposizioni, prevede un punto di ristoro, un archivio-museo e la possibilità di osservare il lavoro di chi opera all’interno dei laboratori. Uno spazio che, nelle intenzioni del sindaco, si troverà al centro di una mini zona pedonale, con l’esclusione delle auto da alcun i tratti di via Zanfarino, via Catalocchino, il tratto di piazza Conte di Moriana che costeggia l’ex Magistero e il tratto di via Armando Diaz, peraltro già parzialmente inibito al traffico veicolare. Un vero e proprio campus, anche se di dimensioni ridotte, i cui spazi potranno accogliere anche gli studenti delle facoltà di Lettere e Filosofia e di Lingue e Letterature straniere.

Un discorso a parte merita l’aula magna, che all’occorrenza può trasformarsi in cinema-teatro. «Quello delle arti visive è un settore in forte sviluppo – ha sottolineato Antonio Bisaccia – e l’Accademia di Sassari potrebbe diventare una sorta di “hub”della cinematografia. Questo grazie anche al palcoscenico sul quale gli studenti possono progettare le scenografie in scala “1:1”, caso quasi unico in Italia visto che l’atra Accademia dotata di un palcoscenico è quella di Napoli. Uno spazio al servizio dell’isola, che potrebbe diventare una sorta di “service” per i vari generi di spettacolo. Ma soprattutto l’Ex -Ma.ter sarà un campus per i cittadini».

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