La Nuova Sardegna

Sassari

braccio di ferro per i festivi 

I 12 commessi non si presentano e i market fanno mezza giornata

I 12 commessi non si presentano e i market fanno mezza giornata

SASSARI. I dodici lavoratori sull’Aventino non hanno arretrato di un passo, e Rinaldo Carta è dovuto ricorrere alle contromisure: otto supermercati, oggi, potranno restare aperti solamente la mattina....

01 novembre 2018
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SASSARI. I dodici lavoratori sull’Aventino non hanno arretrato di un passo, e Rinaldo Carta è dovuto ricorrere alle contromisure: otto supermercati, oggi, potranno restare aperti solamente la mattina.

«I punti vendita della concorrenza - dice il patron Cobec - lavoreranno per tutto l’arco della giornata, mentre noi saremo costretti a rinunciare alla fetta di introiti della fascia pomeridiana. Dodici persone in meno in organico non ci consentono di organizzarsi diversamente».

Questo è solo un piccolo antipasto del braccio di ferro che si innescherà tra aziende commerciali e commessi nel periodo natalizio. I dipendenti dei Supermercati Europa Sardegna (ex Sigma) hanno puntato i piedi sul loro diritto a santificare le feste e decidere volontariamente se lavorare o meno il primo novembre.

Una presa di posizione che ha innescato un duro scontro con l’azienda che li ha assunti, e con Rinaldo Carta che invece gestisce la catena di supermercati: “L’attuale crisi e il livello di concorrenza sul mercato non consentono a un punto vendita di perdere terreno. L’atteggiamento dei lavoratori è da incoscienti e autolesionisti. Anche io sono sempre stato per la chiusura delle serrande ad ogni festa, domeniche comprese. Ma i tempi sono cambiati».

A Rinaldo Carta hanno replicato in maniera molto dura i sindacati, che hanno puntato il dito contro il clima di pressione che viene esercitato nei confronti di chi «sta semplicemente rivendicando un proprio sacrosanto diritto». I lavoratori, sostengono i sindacati, temono conseguenze per aver portato fino in fondo le proprie scelte.

E i sindacati Cgil, Cisl e UIl, questa volta in maniera unitaria e dalle sedi regionali, si sono fatti portavoce di un appello nei confronti dei clienti: fate la spesa il giorno prima, non andate nei supermercati l’1 novembre, in modo da disinnescare questo consumismo perverso che costringe i lavoratori a passare tra scaffali e casse tutti i giorni di festa.



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