La Nuova Sardegna

Sassari

Palazzo Rosso, mega ruspa per la demolizione soft

Palazzo Rosso, mega ruspa per la demolizione soft

Iniziati ieri mattina i lavori di smantellamento del vecchio padiglione sanitario In azione un gigantesco mezzo che farà a pezzi l’edificio per evitare vibrazioni

01 novembre 2018
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SASSARI. Ha preso il via ieri mattina - sotto lo sguardo attento di decine di curiosi - la demolizione del Palazzo Rosso, in viale San Pietro, per fare spazio al nuovo padiglione del Materno Infantile. All’opera, una gigantesca gru, dotata di una pinza che consente una demolizione controllata dell’edificio.

La struttura, infatti, viene tagliata a pezzetti per evitare vibrazioni e rumori, dato che si trova in una zona di ospedali e nel centro della città. Per ridurre le polveri, inoltre, viene usato un cannone nebulizzatore che abbatte le polveri.

È la prima volta che a Sassari viene usata una tecnologia del genere per demolire un edificio. L’opera di demolizione dovrebbe durare un paio di mesi. Costruito più di trent’anni fa quale appendice amministrativa del Santissima Annunziata, il Palazzo Rosso una volta abbattuto farà posto al nuovo ospedale Materno Infantile. Per la realizzazione sono previsti due anni e mezzo di lavoro: quattro mesi erano programmati - e i tempi sono stati rispettati - solo per lo svuotamento e se non ci saranno contrattempi, il nuovo ospedale vedrà la luce nel 2021.

Quella che nascerà sarà una modernissima struttura, con i reparti di Ginecologia, Ostetricia, Pediatria, Pediatria Infettivi, Neuropsichiatria infantile, Neonatologia e Terapia intensiva neonatale. Ospedale ormai indispensabile, viste le condizioni delle vecchie cliniche pediatriche di viale San Pietro, struttura che ospiterà anche un asilo nido e una mensa aziendali, una cappella cattolica e interconfessionale, spazi per la formazione e la didattica, oltre alle “canoniche” sale parto, pronto soccorso ostetrico e ginecologico, sale operatorie. I nuovi reparti andranno a integrare i servizi dell’Azienda per la Tutela della Salute i cui vertici puntano all’eccellenza di ogni specialità, come conferma l’acquisto di nuove apparecchiature per la diagnostica oncologica. Ma l’Ats può contare su un ulteriore e corposo finanziamento, 100 milioni di euro derivanti dal Patto Sardegna, che servirà per la ristrutturazione delle Stecche Bianche, del Palazzo Rosa e delle altre strutture della Cittadella Sanitaria.

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