La Nuova Sardegna

Sassari

Cimitero, bando da rivedere

di Vincenzo Garofalo

L’Anac bacchetta il Comune sul project financing da 65 milioni e lo costringe a modificarlo

02 novembre 2018
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SASSARI. L’Anac bacchetta il Comune per il nuovo appalto di project financing del cimitero e lo costringe a modificare il bando per evitare l’impugnazione al Tar.

È la prima volta dall'introduzione del nuovo Codice nazionale dei contratti, entrato in vigore il 1° gennaio 2018, che l’Autorità nazionale Anticorruzione si avvale dei suoi nuovi poteri di vigilanza sugli appalti pubblici, e la prima “vittima” è Palazzo Ducale che a tempo di record ha recepito le osservazioni ricevute e ha già modificato il bando per non incorrere in un’impugnazione al Tar.

Il 17 ottobre l’Anac ha trasmesso al Comune un parere motivato segnalando che nel bando da 65 milioni di euro, c’erano “misure che appaiono ingiustificatamente restrittive della partecipazione”. La delibera dell’Autorità anticorruzione ha individuato nel bando di project financing pubblicata a fine settembre dal Comune quattro aspetti che, se non modificati, aprirebbero le porte del Tar all’intera procedura, rischiando quindi di invalidare tutto.

“La documentazione pubblicata non dà evidenza del preventivo inserimento del progetto di fattibilità nei documenti di programmazione del Comune. Al riguardo si rammenta che tale adempimento costituisce una fase, stabilita per legge, della procedura di project financing a iniziativa del privato”, si legge nel documento dell’Anac.

A questa osservazione il Comune ha risposto inserendo nel bando un riferimento a due delibere della Giunta e del Consiglio, con cui a febbraio e a giugno 2018 è stata dichiarata la pubblica utilità del progetto e il suo inserimento negli strumenti di programmazione dell’ente.

La seconda contestazione dell’Anac riguarda il mancato inserimento di un’informazione essenziale nel bando di project financing: “Nel bando non è specificato che il promotore può esercitare il diritto di prelazione” spiega l’Anac. “Tutti i soggetti devono essere messi al corrente dell’esistenza di tale diritto riconosciuto in capo al soggetto proponente del progetto iniziale. Tale preventiva informazione ai concorrenti in ordine al diritto di prelazione è pertanto da considerarsi ineludibile onere di trasparenza”.

Anche riguardo a questo punto il Comune ha subito provveduto, inserendo l’informazione del diritto di prelazione nel bando.

Terzo vizio rilevato dall’Anac si riferisce ai requisiti di capacità tecnica che devono possedere i partecipanti alla gara: “Si rileva la mancata specificazione della possibilità di presentare ‘servizi analoghi’, in violazione del principio di concorrenza”. In pratica per non restringere eccessivamente la possibilità di partecipare ai bandi, per legge deve essere data la possibilità anche alle ditte che pur non avendo mai svolto il servizio richiesto dal bando, ne abbiano svolto di analoghi.

E anche su questo punto il Comune ha rettificato il bando seguendo le indicazioni dell’Anac.

L’ultima contestazione dell’Autorità anticorruzione riguarda la bozza di convenzione con il concessionario dei servizi cimiteriali.

Il bando del Comune prevedeva che “Il concessionario avrà la facoltà di proporre, a titolo oneroso per l’utenza, arredi funebri per i manufatti cimiteriali allo scopo di uniformare le tipologie e l’immagine del cimitero”, aspetto questo improponibile secondo l’Anac, che ricorda l’esistenza della Legge regionale 2 agosto 2018 che, cita: “la gestione dei cimiteri è incompatibile con l'attività funebre e con l'attività commerciale marmorea e lapidea interna ed esterna al cimitero”.

E anche su questo Palazzo Ducale ha dovuto adeguarsi. Il bando rettificato è stato ripubblicato e la scadenza per la presentazione delle offerte è stata spostata dal 6 al 21 novembre.

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