La Nuova Sardegna

Sassari

Diana: «Occorrono altre risorse»

di Gavino Masia

E per gli operatori del Parco l’accordo di programma «è solo il primo passo per risolvere il problema»

02 novembre 2018
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PORTO TORRRES. La firma dell’Accordo di programma sulla gestione integrata del servizio idrico all’Asinara è il primo atto concreto da quando l’ex carcere di massima sicurezza è diventato Parco nazionale. Una risorsa fondamentale le cui carenze hanno limitato non poco la programmazione e lo sviluppo dell’isola e che ha creato diversi problemi agli operatori che offrivano servizi per visitatori e turisti. Sarà il Comune di Porto Torres a seguire la progettazione e l’esecuzione dei lavori di sistemazione dell’impianto idrico a Cala Reale e Cala d’Oliva, mettendo così la parola fine a un lungo iter procedurale nel corso del quale si è assistito ad un rimpallo di competenze risolto poi dall’assessorato regionale all’Industria. Sulla gestione del finanziamento di 3,2 milioni di euro assegnati anni fa dalla Regione al Comune c’era infatti una iniziale diversità di vedute, poi con il dialogo costruttivo e il confronto tutti gli attori hanno apposto la propria firma sull’atto. «Abbiamo sottoscritto con grande spirito di collaborazione l’accordo – precisa il vicepresidente dell’Ente Parco Antonio Diana - anche perché, come Ente, lo abbiamo sempre fatto». Lo stesso Diana, però, vuole evidenziare che rimangono alcuni punti fondamentali per risolvere l’annoso problema dell’acqua all’Asinara. «Sono necessari un commissario straordinario per la gestione del problema – aggiunge – e ulteriori risorse finanziarie: il piano acqua dell’Asinara, con la razionalizzazione anche dei bacini, ha necessità di un approfondimento progettuale particolare con un processo che deve essere assolutamente posto a valutazione di impatto ambientale. Si sta chiudendo in questi giorni la programmazione dei fondi destinati alla Rete metropolitana del Sassarese, ed è un occasione questa per la Regione per impegnare ulteriori risorse sul servizio idrico dell'isola, con la consapevolezza che un Parco nazionale per un territorio è un elemento principe e come tale deve essere trattato». Anche Ass.O.Asinara - la rete che raggruppa più di 40 operatori del Parco - plaude al nuovo corso intrapreso sull’isola Parco. «Il ritrovato dialogo con la Conservatoria delle coste ed Ente Parco – dice il presidente Antonello Gadau – con il Comune, che in questa occasione ha svolto un ruolo determinante di confronto con le istituzioni regionali, ha prodotto un primo grande passo verso la soluzione del problema idrico all’Asinara: questo favorisce il prosieguo di tutti i progetti di valorizzazione degli immobili in chiave turistica, come per esempio l’albergo diffuso a Cala d’Oliva e il centro velico a Trabuccato, che insieme al nuovo centro servizi di Campo Perdu possono sicuramente trovare vantaggio con il ciclo dell’acqua finalmente efficiente, si spera, dalla prossima estate». Da qualche mese l’associazione ha anche una nuova sede a Cala d’Oliva con una presenza costante degli operatori al centralino. Il locale è servito come laboratorio di idee e analisi di tutte le criticità del sistema turistico sull’isola, riportate poi ufficialmente con relazioni agli Enti per favorire il dialogo e il percorso giusto per la ricerca delle soluzioni.

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