La Nuova Sardegna

Sassari

L’Ersu guarda al futuro: «Obiettivo 1000 posti letto»

di Luca Fiori
Massimo Sechi
Massimo Sechi

Con il campus di S. Lorenzo nel 2021 Sassari sarà la città più accogliente d’Italia

02 novembre 2018
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SASSARI. Si è insediato da meno di cinque mesi, ma ha già l’ambizione di indirizzare l’Ersu di Sassari verso un primato nazionale. Massimo Sechi, sassarese di 58 anni, eletto all’inizio di giugno alla guida dell’Ente universitario per il diritto allo studio è già proiettato con la mente al 2021, quando i 350 nuovi posti letto del campus per studenti che sorgerà in regione San Lorenzo – davanti all’orto botanico di Piandanna – farà diventare Sassari la sede universitaria con più posti letto pubblici d’Italia.

Dopo la laurea in Agraria, Sechi ha ricoperto il ruolo di preside in prestigiosi istituti di istruzione secondaria di secondo grado già dall’età di 31 anni. Ed è stato proprio grazie alle felici esperienze al liceo Azuni di Sassari e al liceo Siotto di Cagliari, che all’inizio dell’estate il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, lo ha ritenuto la persona più adatta per ricoprire il ruolo di presidente dell’Ersu di Sassari.

Alla guida del consiglio di amministrazione dell’ente Sechi succede a Giovanni Poggiu, riempendo una casella rimasta vuota per nove mesi.

«Ho trovato una struttura altamente qualificata - spiega il neo presidente - ed è proprio grazie al lavoro e alla grande efficienza del direttore generale e di tutti i collaboratori che riusciamo a rispettare i tempi e a garantire il cento per cento degli aventi diritto delle borse di studio».

Proprio i giorni scorsi c’è stato qualche malumore tra una parte di studenti che temeva di rimanere tagliata fuori dalle borse nonostante fosse risultata idonea.

«Mi sento di rassicurare tutti gli studenti e le studentesse in graduatoria per la borsa di studio relativa all’anno accademico 2018-2019 - spiega Sechi - il sussidio sarà garantito a tutti gli idonei. Ci siamo già attivati per recuperare i fondi per non lasciare nessuno a piedi». Attualmente l’Ersu di Sassari fornisce servizi abitativi a 500 studenti fuori sede ed eroga circa 3500 borse di studio.

«Quest’anno - spiega Sechi - le politiche inclusive della Giunta Pigliaru hanno fatto sì che la platea degli aventi diritto sia delle borse di studio che delle residenze universitarie sia aumentata, ma la nostra missione è quella di garantire a tutti il diritto allo studio e tutti gli idonei saranno dunque accontentati».

In attesa dell’imminente apertura del campus che sta nascendo nell’ex Fondazione Brigata Sassari in viale Adua – che entro gennaio dovrebbe garantire altri 70 posti letto – l’Ersu mette a disposizione al momento 500 sistemazioni negli alloggi di via Coppino, via Padre Manzella, via Verona e via Lamarmora. «Quest’ultima - spiega il presidente dell’Ersu - è una sede a cui teniamo molto, perché ci consente di contribuire, con la presenza degli studenti, alla rinascita di una parte della città che ha bisogno di essere ripopolata. In questa chiave - aggiunge - a breve apriremo altre due mini strutture in via Canopolo e in vicolo delle Canne».

Ma oltre agli alloggi l’Ersu garantisce tanti altri servizi. «Tra i più importanti c’è la mensa di via Dei Mille - spiega Sechi - che garantisce circa 1500 pasti al giorno, tra il pranzo e la cena, e poi le convenzioni con l’Atp per i trasporti e con i vari enti e associazioni che organizzano eventi culturali. Ma tra i nostri obiettivi a breve scadenza - aggiunge - c’è anche l’apertura di uno sportello per il sostegno psicologico agli studenti. E guardando al futuro - conclude Sechi - la costruzione del campus di San Lorenzo che ci farà raggiungere 1000 posti letto pubblici, facendo diventare Sassari la sede universitaria con più posti letto d’Italia».

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