La Nuova Sardegna

Sassari

“Marghine” trionfa al premio Osilo

“Marghine” trionfa al premio Osilo

L’opera di Pinna Parpaglia scelta come libro dell’anno. Nella poesia vince Mura

02 novembre 2018
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OSILO . Pubblico delle grandi occasioni, opere tutte di alto livello, la presenza di tutti gli autori premiati. Sono gli ingredienti che hanno caratterizzato la serata delle premiazioni della XIII edizione del Premilo letterario Osilo, organizzato dal Salotto letterario. Una serata in cui, ancora una volta, si sono potute apprezzare la creatività e l’abilità delle donne di Osilo, che hanno realizzato gli oggetti e i manufatti offerti ai vincitori.

La giuria, coordinata dalla presidente del Salotto letterario Giovanna Elies, era composta da Adriana Mannias, Franco Cocco, Alessandra ed Anna Laura Espa, Antonio Brundu, Maria Zuncheddu, Mario Marras, Mario Zedda, Pina Ligas. Tutti i giurati hanno lavorato in sinergia, ma allo stesso tempo, sulle base delle competenze, ad alcuni di essi è stato assegnato un ruolo di specifico coordinamento. Così, Mario Zedda ha seguito la sezione “Saggistica”, Mario Marras quella “Narrativa”, Adriana Mannias la “Poesia edita”, e Antonio Brundu la “Poesia inedita”. I giudizi finali sono poi stati espressi dalla giuria nel suo insieme. La valutazione – è emerso nel corso della serata – è stata particolarmente impegnativa nella sezione Narrativa, in quanto sia “Marghine” di Paolo Pinna Parpaglia, sia “L’omeopata” di Massimo Dadea, avevano i requisiti entrambi per essere proclamati “Libro dell’anno”. Alla fine ha prevalso per poco “Marghine”, ma il suo autore, con un gesto di grande signorilità, nel corso delle premiazioni ha chiesto a Massimo Dadea, secondo classificato, la dedica sulla sua copia dell’“Omeopata”. Sempre nella narrativa, il “Premio Enzo Espa” è andato a “Corte larga” di Gianni Avorio. Più facile il giudizio nella sezione “Saggistica”, dove nonostante le numerose opere pervenute, ha prevalso nettamente il saggio “La mano destra della storia”, di Fiorenzo Caterini, Carlo Delfino Editore. Secondo premio a “Signorie territoriali della Sardegna medioevale”, di A. Soddu, Ed. Carocci; 3° a “Tra il Galles e la Sardegna”, a cura di Diego Satta, Ed. Delfino. Il “Premio speciale Placido Cherchi” è stato attribuito a “Òmines e fèminas de gabbale”, Alfa Editrice. Nella “Poesia edita” ha vinto “Dies e Fozas”, di Vincenzo Mura, in quella inedita, “No cherzo” di Gigi Angeli. Grande commozione per il premio speciale attribuito a “nonna” Domenica, e per la voce di Leonardo Spiga in “No poto reposare”, e l’organetto di Silverio Vinci con cantu a ballu.

Mario Bonu

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