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Risarcimenti per i danni del maltempo: al via le domande

OSILO. Anche il territorio di Osilo ha subito conseguenze importanti per l’ondata di maltempo che la settimana scorsa si è abbattuta sulla Sardegna. Per quanto riguarda il patrimonio pubblico,...

08 novembre 2018
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OSILO. Anche il territorio di Osilo ha subito conseguenze importanti per l’ondata di maltempo che la settimana scorsa si è abbattuta sulla Sardegna.

Per quanto riguarda il patrimonio pubblico, alberi spezzati nella piazza San Valentino, recinzioni divelte nei campetti di S’Istevene, detriti in diverse vie del paese.

Ma anche i privati avevano subito danni più o meno rilevanti.

Danni che ora possono essere segnalati mediante la compilazione delle schede predisposte dalla Regione.

Le schede sono reperibili sul sito del Comune all’indirizzo www.comune.osilo.ss.it, o anche sul sito della Regione, www.sardegnaambiente.it/protezionecivile/.

Le richieste di intervento possono riguardare il ripristino del patrimonio edilizio privato, i danni ai beni mobili registrati, i danni subiti dalle attività economiche e produttive.

In questa fase, precisa l’avviso, si tratta di una ricognizione che non dà automaticamente diritto ad alcuna forma di contribuzione.

Sarà la Regione, sulla base dei danni segnalati e delle risorse disponibili, ha stabilire criteri e misure per gli eventuali risarcimenti.

La giornata più dura, per Osilo, era stata quella del 29 ottobre, quando un vento fortissimo aveva imperversato sul Tuffudesu, creando pericoli seri per la stessa incolumità delle persone.

Già nella serata di quella giornata, il sindaco aveva adottato una ordinanza di chiusura precauzionale delle scuole, dei parchi comunali, dei cimiteri e degli impianti sportivi per finalità di protezione civile.

Con lo stesso provvedimento, Giovanni Ligios aveva attivato il Centro operativo comunale, “Coc”, con il coinvolgimento delle associazioni locali di protezione civile, dei Carabinieri e della Compagnia barracellare, che si erano prontamente attivati per il pattugliamento nel territorio e per il coordinamento degli interventi più urgenti.

Mario Bonu

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