La Nuova Sardegna

Sassari

asinara 

Tassa di sbarco, gli introiti di gran lunga inferiori al previsto

Tassa di sbarco, gli introiti di gran lunga inferiori al previsto

PORTO TORRES. L’amministrazione comunale prevedeva di incassare 200mila euro quest’anno dal contributo di sbarco per i non residenti che vogliono visitare il parco nazionale dell’Asinara - cifra...

10 novembre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





PORTO TORRES. L’amministrazione comunale prevedeva di incassare 200mila euro quest’anno dal contributo di sbarco per i non residenti che vogliono visitare il parco nazionale dell’Asinara - cifra iscritta nel bilancio di previsione - e il dato finale sino allo scorso settembre è stato invece di 72mila e 696 euro. Numeri impietosi quelli riportati ieri mattina dal funzionario dell’ufficio Tributi John Fois, durante i lavori della commissione Bilancio, che mettono in evidenza le difficoltà di gestione di un tributo sbarcato per la prima volta l’anno scorso sull’isola parco. «Nel 2017 con il contributo di sbarco avevamo incassato 93mila euro – ha ricordato il funzionario – e dobbiamo aggiungere che il potenziale di passeggeri che sbarcano sull’Asinara è di circa 300mila euro: si può dire comunque che ci sono degli operatori che non fanno pagare e l’amministrazione non vuole andare allo scontro con gli stessi per chiarire questa situazione».

Ora l’ufficio Tributi dovrà verificare se gli operatori hanno compilato le dichiarazioni mensili sui passeggeri, come previsto dal regolamento, e nel caso di omessa dichiarazione si procederà dal punto di vista tecnico perché il contributo ha natura tributaria. «La situazione relativa al contributo di sbarco presentata in commissione – ha detto il consigliere di Progetto Turritano Alessandro Carta – assume contorni decisamente allarmanti a riprova del fatto che non sono state gestite a dovere dall'amministrazione: credo che sia necessario da parte della maggioranza di assumersi le proprie responsabilità, ed evitare di scaricare agli uffici competenti dei risultati cosi tanto allarmanti piuttosto che prendersela con chi li fa notare».

Per il consigliere Andrea Falchi, presidente della commissione Asinara, la situazione è chiara: «È vero che c’è stato un contributo di sbarco inferiore al previsto ed è evidente che non ci possiamo nascondere. Resta il fatto, comunque, che da sei anni paghiamo spese all’Asinara (servizio idrico) che non ci spettano». (g.m.)

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative