La Nuova Sardegna

Sassari

Caccia agli aggressori di via Istria

di Luca Fiori
Caccia agli aggressori di via Istria

Migliorano le condizioni del 58enne ferito. I carabinieri cercano immagini o testimoni del pestaggio

11 novembre 2018
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SASSARI. Gli aggressori dell’operatore sanitario massacrato una settimana fa in via Istria mentre rincasava verso il quartiere del Monte dopo aver mangiato una pizza, potrebbero aver commesso un errore.

I due balordi che hanno fratturato il setto nasale e lo zigomo al 58enne – forse con una spranga o una mazza da baseball - durante la fuga potrebbero essere stati ripresi da una telecamera della videosorveglianza comunale o di uno degli esercizi commerciali della zona.

È su questo che stanno lavorando in silenzio da qualche giorno gli investigatori del nucleo operativo dei carabinieri per riuscire a dare un nome ai responsabili della rapina che ha fruttato appena 20 euro. Gli uomini dell’Arma stanno cercando almeno un fotogramma che li possa portare sulla pista giusta, ma la scarsità di telecamere nella zona rende tutto più complicato. I giorni scorsi, dopo la denuncia dell’operatore sanitario che fortunatamente sta meglio, i carabinieri hanno fatto un sopralluogo nel punto in cui è avvenuta l’aggressione. Gli investigatori hanno parlato con alcuni residenti del quartiere, ma nessuno sembra aver visto né sentito niente. Anche la ricerca dell’arma, utilizzata per colpire il 58enne, non ha ancora dato alcun esito.

A complicare il lavoro degli investigatori anche il ritardo con cui la vittima si è presentata in caserma per raccontare quello che gli era accaduto. Sabato 3 novembre, dopo essere rimasto mezz’ora privo di sensi in un piccolo terreno in cui gli abitanti del quartiere fanno scorrazzare i cani, il 58enne aggredito si è trascinato da solo fino a casa e lì – senza avvisare nessuno – si è asciugato il sangue che gli colava sul viso e ha tamponato con del ghiaccio le zone del volto fratturate. Solo la mattina seguente ha chiamato un fratello e con lui si è recato al pronto soccorso. Se la sera della rapina avesse trovato la forza di comporre il 112 e chiedere aiuto le ricerche dei suoi aggressori sarebbero scattate immediatamente. L’allarme è stato lanciato invece solo di lunedì, quando l’operatore sanitario ha terminato gli accertamenti clinici all’ospedale Santissima Annunziata.

Solo a quel punto – con una prognosi di 60 giorni di cure e il viso completamente livido e tumefatto – si è recato in caserma e ha raccontato ai carabinieri i dettagli dell’aggressione. È solo in quel momento che è scattata la caccia all’uomo. Ai militari il 58enne ha raccontato di aver intravvisto due giovani mentre passava in via Istria: subito dopo un violentissimo colpo sul naso gli ha fatto perdere i sensi. «Qualche centimetro più su - ha detto il 58enne - e mi avrebbero ammazzato per portarmi via 20 euro».

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