La Nuova Sardegna

Sassari

Città in piazza per il Policlinico

di Paoletta Farina
Città in piazza per il Policlinico

Oggi la manifestazione di sindacati e lavoratori, domani il vertice in prefettura con l’assessore Arru

12 novembre 2018
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SASSARI. Giorni decisivi per il Policlinico Sassarese. Oggi, dalle 10 alle 13, si tiene la manifestazione di protesta, indetta dalle segreterie territoriali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, ed è attesa una grande partecipazione. Nel pomeriggio, il prefetto Giuseppe Marani riceverà i sindacati e la proprietà, mentre domani alle 15, ci sarà il vertice, sempre in prefettura, con l’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru, il direttore regionale dell’assessorato Giuseppe Maria Sechi, il sindaco Nicola Sanna, la dirigenza del Policlinico e i direttori generali dell’Ats, Fulvio Moirano, e dell’Aou, Antonio D’Urso oltre ad Habilita, la società interessata all’acquisto del centro ospedaliero privato.

L’assemblea di questa mattina si riunisce nel piazzale antistante l’ingresso della casa di cura. Non ci saranno solo i lavoratori e le altre sigle sindacali che hanno annunciato la loro presenza, ad alzare striscioni e bandiere. A dare manforte arriveranno tanti cittadini che in questa ultima settimana hanno lanciato il tam tam invitando tutti i sassaresi a essere presenti con appelli sui social e il passaparola.

In gioco c’è il salvataggio della casa di cura di viale Italia, sulla quale è caduto come una bomba il mancato rinnovo dell’accreditamento da parte degli uffici dell’assessorato regionale alla Sanità a causa delle condizioni ambientali e di sicurezza della struttura. Senza convenzione la clinica non solo non può continuare a operare, ma si trova davanti un inaspettato ostacolo alle trattative in corso con il gruppo Rusconi disposto ad acquistarla per rilanciarla. Habilita, società del gruppo, è stata già autorizzata, come primo passaggio, a prendere in affitto la struttura dal giudice del concordato preventivo che il Policlinico Sassarese ha richiesto in seguito alla crisi finanziaria in cui è precipitato.

Sono ore delicatissime e decisive. E se anche la cittadinanza parteciperà, la sua presenza sarà un chiaro segnale che Sassari non vuole perdere un presidio sanitario che dal lontano 1925 fornisce servizi importanti di cura e assistenza. E non solo ai sassaresi, ma anche agli centri de territorio. Lo dimostrano anche le cifre. Dal 1975 a oggi sono stati ricoverati nella casa di cura oltre 350mila pazienti, compresi quelli delle cliniche universitarie di Ortopedia e Urologia, a lungo ospitate nella struttura ospedaliera, che usufruivano di tutti i servizi diagnostici e chirurgici del Policlinico. E risalendo nel tempo, dal 1925 al 1975 i ricoveri sono stati superiori ai 50mila. Non solo Dei pazienti ricoverati, oltre il 75 per cento sono stati sottoposti ad interventi chirurgici. Martedì in prefettura tutti i protagonisti coinvolti dovranno trovare la quadra. Luigi Arru ha annunciato che si sta agendo sul fronte amministrativo per raggiungere una soluzione che possa accontentare tutti. Diversamente i 200 dipendenti saranno licenziati e i ricoverati trasferiti nelle strutture pubbliche. E il Policlinico chiuderà.

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