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Sassari, Belle Arti: idea da 10 milioni di euro per il museo mancato

Vincenzo Garofalo
Sassari, Belle Arti: idea da 10 milioni di euro per il museo mancato

Richiesta al Miur per riabilitare il gioiello di via Pascol, l’Accademia Sironi vorrebbe realizzare laboratori e alloggi

12 novembre 2018
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SASSARI. Un progetto da dieci milioni di euro per rimettere a nuovo l’ex saponificio Masedu. È il finanziamento a cui mira l’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” che gestisce dal 2015 il mancato Museo di arte contemporanea, e che ha presentato un progetto al Miur per riabilitare definitivamente il gioiello di archeologia industriale di via Pascoli. L’edificio storico è di proprietà della Provincia e dagli anni Novanta al 2011 è stato ristrutturato a più riprese con l’idea di trasformarlo nel Museo del Novecento, creando uno spazio espositivo per tutte le espressioni di arte moderna. Il Museo di arte contemporanea non è mai decollato realmente, vivendo solo rari ed effimeri momenti di gloria ospitando esposizioni estemporanee. Dalla scorsa primavera l’Accademia ne sfrutta una parte del piano terra come sede del Centro ArtLab, costola sassarese del Centro Risorse e Innovazione per i Mestieri d’Arte della Sardegna, che ha una seconda dislocazione a Cagliari nel Centro ArtiManos, ed è in collegamento diretto con gli altri Centri della Corsica, di Nizza e di Sanremo. Solo che l’intero complesso, nonostante le recenti ristrutturazioni, soffre il peso del tempo e degli anni di inutilizzo.

Per poterlo utilizzare a pieno, sfruttando tutte le potenzialità che gli immensi spazi disponibili offrono, c’è bisogno di qualche ritocco, piuttosto profondo. La spesa più ingente da affrontare riguarda gli impianti, in particolare quello di climatizzazione, che risulta non a norma e che va realizzato ex novo, gettando in discarica i macchinari installati anni fa, mai entrati in funzione, e ormai obsoleti e fuori legge. Il progetto di restyling messo a punto dall’Accademia, con il lavoro di Milco Carboni, docente di metodologia e progettazione proprio alla “Mario Sironi”, oltre al rinnovo degli impianti prevede una riorganizzazione degli ambienti e il recupero dell’ultimo piano della struttura, dove a suo tempo era stato predisposto un bar ristorante mai entrato in funzione. Al primo piano il progetto ha previsto la realizzazione di 4 mini appartamenti per gli artisti, da mettere a disposizione degli ospiti che verranno in città come protagonisti di eventi organizzati dall’Accademia. Sarà riattivato il punto ristoro che può godere tra l’altro di una grande terrazza affacciata sul cortile interno dell’ex saponificio.

Il primo piano sarà dedicato alle esposizioni, per le quali è già perfettamente predisposto, e una parte sarà dedicata a esporre i lavori realizzati dagli studenti. Al piano terra troveranno spazio i laboratori di artigianato artistico, che già occupano una porzione dei locali, di serigrafia e il centro stampa dell’Accademia, oggi sacrificato nel sottopiano della sede di via Duca degli Abruzzi. Per fare tutte queste modifiche l’Accademia, diretta da Antonio Bisaccia, conta nel finanziamento del Miur, cui ha presentato il progetto.
 

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