La Nuova Sardegna

Sassari

il progetto a.ss.o.c.i.o. dell’ordine forense 

Essere mamme e avvocati, un sostegno per le professioniste

Essere mamme e avvocati, un sostegno per le professioniste

SASSARI. Fare le mamme e lavorare. O anche prendersi cura di un familiare anziano o disabile e presentarsi comunque ogni giorno in udienza e in studio. Nasce con l’obiettivo di dare un sostegno...

14 novembre 2018
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SASSARI. Fare le mamme e lavorare. O anche prendersi cura di un familiare anziano o disabile e presentarsi comunque ogni giorno in udienza e in studio. Nasce con l’obiettivo di dare un sostegno economico alle avvocatesse, il progetto “A.ss.o.c.i.o” (acronimo di avvocati Sassari ordine conciliando innovazione e opportunità). «La mancata gestione equilibrata del tempo è a discapito della carriera professionale – è il ragionamento alla base del progetto promosso dall’Ordine forense di Sassari presieduto dall’avvocato Mariano Mameli – al punto che a seguito di una maternità decidono di abbandonare la professione o di dedicarsi part-time».

È stato pubblicato lo scorso 23 ottobre l’avviso per concedere concreti contributi per azioni di conciliazione dei tempi di cura e di lavoro destinati alle libere professioniste del consiglio dell’ordine forense di Sassari. Il progetto “A.ss.o.c.i.o” è stato finanziato con risorse del Por FSE 2014-2020 della Regione. «Un progetto che intende valorizzare il ruolo femminile nella libera professione fornendo facili strumenti di welfare che contribuiscano al miglioramento delle modalità di organizzazione del lavoro orientate al work-life balance e favorendo una cultura di pari opportunità rispetto ai differenti bisogni e necessità tra donne e uomini nel settore professionale».

L’assenza di parità di genere nella professione di competenza dell’Ordine «è ancora da attribuirsi alla gravosa doppia presenza delle donne professioniste – spiegano – che continuano a confrontarsi quotidianamente con i problemi che derivano dalla difficile combinazione delle responsabilità lavorative, sempre più pressanti in questi ambiti professionali, con le incombenze familiari (prevalentemente a loro carico)». Il progetto mette a disposizione risorse pari a oltre 118mila euro e concede il rimborso delle spese sostenute per l’acquisto di servizi di cura, educativi e di accompagnamento per minori fino a 15 anni oltre a servizi di cura e assistenza per persone disabili e anziani non autosufficienti.

L’ulteriore misura prevede la possibilità di un voucher. L’importo massimo concedibile è di duemila euro. In alternativa, la libera professionista iscritta all’Ordine può richiedere il bonus sostituzione (importo massimo 3.500 euro) «ovvero il rimborso dei compensi relativi alla collaborazione professionale mirata alla sostituzione per esigenze di maternità e/o a fronte di necessità legate a responsabilità di cura». La data ultima per l’invio delle domande è il 19 novembre. Per informazioni: segreteria@ordineavvocati.ss.it (na.co.)



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