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Sassari, i cani maltrattati Lola e Symba sono fuori pericolo

Sassari, i cani maltrattati Lola e Symba sono fuori pericolo

La cucciola era denutrita e in condizioni disperate. Ora mangiano autonomamente e verranno dati in adozione

14 novembre 2018
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SASSARI. C’è voluto tanto impegno da parte dei volontari ma anche molta fortuna per vincere questa sfida. Alla fine però Lola e Symba sembrano fuori pericolo. I due cani che stavano morendo di stenti, salvati in extremis dai vigili urbani, ora hanno cominciato a mangiare autonomamente e si reggono sulle loro quattro zampe.

Soprattutto Lola, quando è stata recuperata nell’agro di Ottava, all’interno di un terreno nella strada vicinale Spina Santa Pultigali, era in condizioni disperate. Ridotta pelle e ossa, disidratata, in ipotermia, piena di piaghe, di bigattini nelle ferite e di parassiti. Non aveva la forza di tirarsi su e gli agenti della polizia municipale hanno dovuto prenderla in braccio e caricarla sull’auto.

I medici delle Cliniche veterinarie non le avevano dato grosse chance di sopravvivenza. Ma hanno tentato di tirarla subito su con una terapia di fluidi tramite flebo. E la cagnetta, miracolosamente, ha cominciato a reagire. Così è stato possibile trasferirla all’interno del canile della Lida, dove l’ha presa in consegna dottor Tiana e l’intero staff della struttura l’ha coccolata. «Per noi sarà una sfida – aveva detto la titolare del canile Maria Carboni – ce la metteremo tutta per farla riprendere. Ne ha passato troppe e merita una chance di vivere». La cagnetta è stata ricoverata in una piccola stanzetta al caldo, e i primi giorni è rimasta sempre sotto una coperta, alimentandosi solo attraverso la flebo.

Symba, che invece ha una tempra più forte e sin dal primo giorno aveva ricominciato a mangiare e a stare inpiedi, ha fatto da angelo custode. Non ha mollato per un minuto la sua compagna di sventura, vegliandola giorno e notte.

Finché, tre giorni fa, Lola ha tuffato il naso dentro la ciotola piena di bocconcini di carne, e ha ripreso a mangiare spontaneamente. E l’appetito, per i cani, è il sintomo più confortante, perché significa che il metabolismo e le funzioni vitali hanno ripreso vigore. La fame, la catena di un metro, il freddo, la sete, la debilitazione ormai sono una storia passata.

Ma per un’altra adozione c’è ancora tempo. Infatti i cani devono essere stabilizzati da un punto di vista clinico e soprattutto c’è ancora il sequestro da parte del giudice. Il proprietario che li ha ridotti in quello stato, infatti, è stato denunciato per maltrattamenti. (lu.so.)

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