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Sassari, abuso di alcol tra i giovani: ecco gli agenti in borghese

di Vincenzo Garofalo
Sassari, abuso di alcol tra i giovani: ecco gli agenti in borghese

La polizia municipale si mescola al popolo della notte a caccia di ubriachi. Sorpresi adulti che comprano bottiglie ai minorenni in cambio di soldi 

15 novembre 2018
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SASSARI. Pagano una commissione agli adulti fermati davanti ai supermercati per acquistare loro bottiglie di superalcolici. È lo stratagemma studiato da gruppi di minorenni per aggirare il divieto di vendita di alcolici ai minori e organizzarsi così lo sballo del sabato sera. Un trucco diventato ormai una prassi e scoperto dagli agenti in borghese della Polizia locale che il fine settimana presidiano i luoghi sensibili per controllare e cercare di arginare proprio il fenomeno dell’abuso di alcolici da parte dei giovanissimi.

Gli agenti hanno riscontrato diversi casi di adolescenti che pagano una “commissione” di 5 o 10 euro a un adulto per acquistare loro un paio di bottiglie di alcolici. In tutti i casi scoperti i minorenni hanno confessato il trucco, le bottiglie sono state sequestrate e i poliziotti della municipale sono al lavoro per identificare e segnalare all’autorità giudiziaria gli adulti che si prestano al gioco. «Negli ultimi anni come corpo di Polizia locale abbiamo organizzato nelle scuole diverse campagne di informazione e sensibilizzazione alla cultura della legalità, con una attenzione particolare anche al fenomeno del consumo di alcolici e di droghe fra i giovani», ha spiegato il comandante della Polizia locale, Gianni Serra, in audizione con la Sesta Commissione comunale, convocata dal presidente Tore Dau per avere un resoconto sulla sicurezza in città e sulle attività del corpo.

L’esposizione del dirigente, che era affiancato dall’assessore alla Polizia municipale, Antonio Piu, si è soffermata sui tanti aspetti delle attività svolte dagli agenti nel corso dell’anno, con dati apprezzati da tutti i consiglieri comunali presenti nella sala commissioni. L’elenco è sterminato: dagli oltre mille incidenti stradali rilevati in città, ai quindici arresti per reati quali rapine, tentate rapine, furti, ricettazione, aggressioni. «Quest’attività di polizia che svolgiamo in coordinazione con le altre forze dell’ordine e su preciso mandato della Prefettura e della Questura, sono cresciute molto», ha detto Serra, «basti pensare che nel 2016 avevamo effettuato solo quattro arresti. E questa crescita dell’attività di pubblica sicurezza è anche frutto della formazione continua dei nostri agenti e della fiducia che la cittadinanza ha nel corpo, segnalandoci situazioni di allarme, di pericolo». E poi ci sono le attività di presidio delle spiagge, con gli agenti che durante la stagione estiva pattugliano gli arenili, i controlli di polizia ambientale con il contrasto efficace all’abbandono dei rifiuti e l’informazione al corretto conferimento. E poi, fiore all’occhiello per il 2018, la campagna “Smartphone zombie”, avviata dal Comando per sensibilizzare i pedoni a staccare lo sguardo dai telefonini mentre attraversano la strada, pena una sanzione da 25 euro: «è un’iniziativa che non è nata per caso, ma perché abbiamo costato che il 20 per cento degli incidenti che si verificano in città coinvolgono pedoni distratti», ha spiegato ancora il dirigente della Municipale. “Smartphone zombie”, è diventato un caso internazionale, conquistando le prime pagine dei media italiani ed europei che hanno inviato a Sassari troupe di giornalisti per documentare l’iniziativa, unica al mondo. Le attività svolte dalla Polizia locale son frenate da una falla congenita: un numero di agenti sottodimensionato per una città come Sassari. In servizio ci sono 120 donne e uomini, ma la stima minima per un servizio ottimale è di 180: ne mancano all’appello 60, a causa del blocco delle assunzioni.

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