Altri 5 militari prosciolti dal gup lo scorso maggio
Solo di “istigazione e accordo” dovevano rispondere altri cinque colleghi, tutti all’epoca in servizio nella compagnia di Bonorva e nella stazione di Mores. Parlando infatti al telefono del...
15 novembre 2018
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Solo di “istigazione e accordo” dovevano rispondere altri cinque colleghi, tutti all’epoca in servizio nella compagnia di Bonorva e nella stazione di Mores. Parlando infatti al telefono del “traditore” (Saiu ndc) i militari – secondo la ricostruzione del pm – avrebbero progettato vendetta nei confronti del maresciallo Saiu, dei suoi familiari e di quei cittadini che avevano contribuito a far incriminare
Porceddu e Casula. Lo scorso aprile il pm aveva riconosciuto che ci fosse stato sì un “accordo” tra colleghi ma allo stesso tempo aveva ritenuto che non ci fosse la pericolosità sociale degli imputati per cui non aveva chiesto l’applicazione di misure di sicurezza (come la libertà vigilata). Il pm Porcheddu (nella foto) aveva quindi concluso per il “non doversi procedere” proprio perché l’ipotesi non costituisce reato. (na.co.)
Porceddu e Casula. Lo scorso aprile il pm aveva riconosciuto che ci fosse stato sì un “accordo” tra colleghi ma allo stesso tempo aveva ritenuto che non ci fosse la pericolosità sociale degli imputati per cui non aveva chiesto l’applicazione di misure di sicurezza (come la libertà vigilata). Il pm Porcheddu (nella foto) aveva quindi concluso per il “non doversi procedere” proprio perché l’ipotesi non costituisce reato. (na.co.)