La Nuova Sardegna

Sassari

Moby Dick compie un anno ed è ancora senza casa

Salvatore Santoni
Moby Dick compie un anno ed è ancora senza casa

La balenottera spiaggiata a Platamona venne recuperata solo dopo due mesi. Ora è in Veterinaria in attesa dell’allestimento del “cimitero del mare” a Sorso

16 novembre 2018
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SORSO. Moby Dick spegne la prima candelina e mastica amaro in attesa di una nuova casa. Il trapasso della balenottera spiaggiata il 16 novembre del 2017 lungo il litorale di Platamona, e poi recuperata dopo due mesi di défaillance burocratiche, è quasi compiuto: il lavoro del dipartimento di Medicina veterinaria dell’università sullo scheletro del cetaceo terminerà entro due mesi. Il passo successivo sarà l’allestimento a Sorso in un’esposizione permanente. Il progetto del cimitero del mare, presentato dal Comune di Sorso in Rete metropolitana, prevede però oltre due anni di lavori per approntare l’esposizione nell’ex sala congressi della biblioteca comunale. Ma l’amministrazione sorsense è pronta ad accelerare installando lo scheletro anche se il locale è inagibile.

Il prossimo mese di gennaio la balenottera rischia di ritrovarsi nelle stesse condizioni dello stesso mese di quest’anno: senza una casa. Con la differenza che questa volta le “ossa bollenti” saranno ancora in mano al dipartimento universitario. Gli specialisti del dipartimento di Medicina veterinaria dell’università di Sassari sono infatti arrivati alle battute finali del cantiere. «Il lavoro prosegue bene – spiega il direttore scientifico del progetto, il docente Marco Zedda –. Abbiamo già cominciato a lavorare sulla testa e quasi le vertebre sono praticamente già pronte. Inoltre, stiamo effettuando delle prove per valutare l’aspetto finale dello scheletro con vernici protettive trasparenti». «Il lavoro è arrivato più o meno 70 per cento – aggiunge il docente – e credo che serviranno ancora un paio di mesi di lavoro. Dopo di ché penseremo alla fase di montaggio, che valuteremo insieme al Comune». Significa che la tempistica della realizzazione del piedistallo per esporre la regina del mare dipenderà molto dalla soluzione che verrà scelta. In ogni caso ci vorrà altro tempo.

Nelle scorse settimane sul tavolo della Rete metropolitana è approdato un progetto da 200mila euro – nella prima bozza lo stanziamento previsto ammontava a 400mila – proposto dal Comune e innestato nel cluster degli attrattori culturali. Il titolo è “Creazione di un centro documentale sul mare all’interno del polo culturale della Billellera (Pelagos)”, un nome elegante per disegnare quella che sarà la casa eterna dei cetacei. Sì, perché l’idea dell’amministrazione comunale prevede che tutti gli scheletri dei mammiferi marini che si spiaggiano sui litorali dei Comuni del Nord Ovest (che fanno parte della rete Pelagos) vengano accolti nel centro culturale della Billellera, che manderà in pensione la sala congressi (l’unica) oggi a disposizione della città. Il progetto è ambizioso ma ha un punto debole: la tempistica. Dal momento in cui verrà approvato dalla Regione, si stima che l’intervento – fase di progettazione, appalto, lavori e collaudo – verrebbe realizzato non prima di 28 mesi. Attendere la realizzazione del progetto rischia di rimettere Sorso al centro dell’attenzione ancora una volta.

Ecco quindi che il Comune è deciso a premere sull’acceleratore per trovare una casa per Moby Dick. «La sala della biblioteca non è agibile ma l’esposizione itinerante si può fare tranquillamente – spiega il capogruppo di maggioranza, Agostino Delogu – consentendo l’ingresso ai visitatori in piccoli gruppi. E non è detto che lo scheletro non possa andare in un altro luogo. Come nell’ex caserma. L’importante è sempre reperire più soldi possibili».

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