La Nuova Sardegna

Sassari

Ozieri, la ricca eredità dell’emigrato alla casa di riposo

di Barbara Mastino
Ozieri, la ricca eredità dell’emigrato alla casa di riposo

Baldassarre Murrazzu lascia 250mila euro. Ogni anno tornava dalla Svizzera nella sua città 

17 novembre 2018
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Un’eredità consistente, da destinare nella sua interezza alla riqualificazione della casa di riposo Villa Campus, è stata lasciata al Comune di Ozieri da Baldassarre Murrazzu, ozierese emigrato in Svizzera negli anni Cinquanta e desideroso di donare dopo la sua morte qualcosa di importante alla sua città natale.

Un’eredità con una destinazione ben precisa, fatta da un uomo che nella vita aveva faticato tanto per diventare qualcuno e che, pensando alla sua vecchiaia e a quella dei suoi concittadini ozieresi, ha specificato a chiare lettere nel testamento che il Comune dovrà utilizzare le somme da lui lasciate «allo scopo indicato, senza che neppur un euro si perda nei meandri della burocrazia, in cenette e pranzetti».

Baldassarre Murrazzu, nato a Ozieri nel 1926, emigrò in Svizzera nel dopoguerra in cerca di fortuna, e qui la trovò, creando una ditta per la gestione del trasporto bagagli e merci nell’aeroporto di Zurigo-Kloten e mettendo su famiglia con la compagna, con la quale ebbe una figlia. Investì il suo denaro anche in Sardegna, aprendo conti correnti a Ozieri (oggetto del lascito) e acquistando una casa a San Teodoro dove amava passare l’estate. Tornava spesso nella sua città, anche negli ultimi anni, per trovare i suoi amici e soprattutto Piero Casu, geometra anche lui ora scomparso, che era amico, confidente e consulente.

Nel suo testamento Baldassarre lasciò a lui, o in assenza al di lui figlio Johnny (Giovanni), anche lui geometra, l’incarico di esecutore testamentario raccomandando in particolare che fossero loro, insieme al nipote ingegnere Salvatore Langiu, a «seguire il progetto» e all’amico di una vita chiese nello specifico di vigilare per evitare «cenette e pranzetti» avendo cura di assicurarsi che, in caso contrario, le somme sarebbero dovute andare ai nipoti ozieresi.

Il testamento, redatto nell’ottobre del 2014 (poco più di un anno prima della scomparsa di Baldassarre, sopravvenuta nel novembre del 2015), fu affidato nelle mani dell’amico Piero, e fu proprio il figlio Johnny a trovarlo tra le carte del padre, scomparso circa due mesi prima dell’amico. Johnny per motivi di lavoro ha dovuto rinunciare al ruolo di esecutore testamentario, e ha affidato la pratica direttamente al Comune, assicurandosi però che l’ente si facesse carico di rintracciare gli eredi per così dire “di riserva” e di informarli.

Incarico che il Comune si è assunto, ordinando la ricognizione dell’entità del lascito – ancora in corso, ma si parla già di una somma che potrebbe superare i 250mila euro – e iniziando già a pensare al progetto di riqualificazione e ampliamento della casa di riposo Villa Campus.

«Il primo intervento sarà la sostituzione degli infissi - dice il sindaco Marco Murgia - ma a poco a poco, una volta entrati in possesso di tutta la somma, predisporremmo il progetto globale. Siamo rimasti molto colpiti dalla grandissima generosità di signor Baldassarre, che in tanti a Ozieri conoscevano e che ha voluto fare un importantissimo dono alla sua città nel solco dei grandi benefattori che costellano la storia di Ozieri».

E generoso, Baldassarre Murrazzu, lo è sempre stato. Ogni qual volta faceva ritorno a Ozieri, e soggiornava nell’hotel del suo vecchio amico Antonio Mastino, gestito dal figlio Roberto, arrivava con un carico di cioccolato per i figli degli amici, era prodigo di “giri” al bar, organizzava e si lasciava coinvolgere in pranzi e allegre bisbocce.

Un omone dal cuore grande e dal sorriso contagioso, che aveva sempre qualche storia interessante – e vera – da raccontare.

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative