La Nuova Sardegna

Sassari

Dormitorio, l’Ats pronta a cedere la sede al Comune

di Gavino Masia
Dormitorio, l’Ats pronta a cedere la sede al Comune

La proposta risale a due anni fa, i due bandi pubblici sono rimasti senza esito Atteso il nulla osta della Regione per poter utilizzare i locali in comodato d’uso

21 novembre 2018
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PORTO TORRES. L’amministrazione comunale non è ancora riuscita a concretizzare la proposta del dormitorio comunale per le persone senza fissa dimora. La proposta era stata presentata due anni e mezzo fa dall’allora vice sindaco Sebastiano Sassu. Il bando è stato presentato due volte dall’assessorato alle Politiche sociali e in entrambi i casi è caduto nel vuoto. Nell’ultimo, in verità, si è presentata una cooperativa sociale onlus di Valledoria - “Andalas de Amistade” - che però poi ha rinunciato.

In origine l’amministrazione pentastellata aveva previsto di investire 20mila euro per la manutenzione dello stabile di via delle Terme, dove prima erano in funzione tutti gli ambulatori dell’Asl, per trasformarlo in un dormitorio pubblico e arginare così una situazione di povertà e di disagio estrema che sta coinvolgendo sempre più persone che risiedono in città.

Da allora erano cominciate le interlocuzioni con il commissario dell’Asl, senza mai portare a termine compiutamente la pratica, anche in considerazione del fatto che la Regione aveva deciso di riformare completamente l’Azienda sanitaria locale.

L’ex presidio di via delle Terme rimane dunque chiuso da anni e soprattutto abbandonato al suo destino. Una ragione di più per intraprendere una azione più incisiva da parte dell’amministrazione, che potrebbe decisamente portare quell’immobile nella piena disponibilità del patrimonio comunale. L’Ats Sardegna-Assl Sassari assicura comunque che sta dando seguito alle interlocuzioni intercorse con il Comune di Porto Torres e ha avviato tutte le pratiche necessarie per rendere “disponibile” il locale di via delle Terme così come indicato dalla normativa regionale.

«Il 5 novembre è stata adottata la deliberazione numero 1132 – dice la nota aziendale – con la quale si chiede all’assessorato regionale il rilascio dell’autorizzazione: una volta che il bene sarà classificato come disponibile, e quindi come bene patrimoniale non usato direttamente per attività aziendali, l’amministrazione comunale di Porto Torres lo potrà utilizzare in comodato d’uso gratuito, per attività senza scopo di lucro». A questo proposito il Comune deve rifarsi alla legge regionale numero 10 del 24 marzo 1997 e più precisamente a quanto stabilisce l’articolo 36: “L'assegnazione dei beni appartenenti al patrimonio disponibile, quando avvenga a titolo gratuito, si svolge mediante contratto di comodato a soggetti pubblici o privati senza scopo di lucro, che perseguono finalità di interesse generale in materia di assistenza sanitaria, socio-sanitaria e ospedaliera”.

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