La Nuova Sardegna

Sassari

L’Arst rinnova la sua flotta, in arrivo 65 nuovi pullman

di Giusy Ferreli
L’Arst rinnova la sua flotta, in arrivo 65 nuovi pullman

La Regione ha investito 22 milioni di euro, finanziamenti anche per i privati. Un’ispezione dell’azienda rivela i comportamenti al limite dei giovani sui mezzi

21 novembre 2018
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NUORO. Sono 65 gli autobus nuovi di zecca pronti a macinare chilometri sulle strade della Sardegna. I pullman, acquistati dall’Arst con un finanziamento milionario della Regione e destinati a rinnovare il vecchio parco mezzi dell’azienda di trasporto pubblico, sfileranno sabato nella zona industriale di Prato Sardo a Nuoro, in attesa di raggiungere le destinazioni ai quattro angoli dell’isola.

Per la consegna dei nuovi mezzi, l’assessore regionale ai Trasporti Carlo Careddu, accompagnato dal presidente Francesco Pigliaru e dall’amministratore unico di Arst Chicco Porcu, ha scelto Nuoro. Una scelta non a caso quella del capoluogo barbaricino dove, di recente, è scoppiata una polemica sulle condizioni delle corriere e sui disservizi denunciati dagli studenti pendolari della zona. «Uno dei principali impegni del mio mandato era proprio quello di rinnovare i mezzi dell’Arst e non solo» dice Careddu riferendosi ai finanziamenti l’Arst anche le quattro municipalizzate della Sardegna (Cagliari, Olbia, Nuoro e Sassari) e altri soggetti privati (in tutto 52 aziende) che hanno potuto acquistare veicoli nuovi.

«La consegna de pullman – sottolinea l’assessore – testimonia l’impegno della Regione nel rinnovo della flotta degli autobus. Nel 2017 sono stati stanziati 22 milioni di euro per l’acquisto di 101 nuovi pullman nel rispetto dei più alti standard qualitativi. E questo mese, come preannunciato a ottobre, incominceranno a entrare in servizio». Altre importanti risorse (150 milioni di euro) dovrebbero arrivare dal Cipe. Il condizionale è d’obbligo perché alla delibera del Comitato interministeriale del 2017, validata dalla Corte dei conti, manca solo la firma della convenzione tra la Regione il ministero dei Trasporti retto da Danilo Toninelli, firma che a distanza di mesi stenta a arrivare. «Con questi finanziamenti – osserva Careddu – saremmo in grado di rinnovare completamente la flotta regionale». E se alla vetustà delle corriere si potrà porre rimedio con l’arrivo dei primi 65 pullman qualcosa si dovrà fare sul fronte del senso civico. Quello stesso senso civico che sembra non appartenere ai pendolari più scatenati. Dopo le segnalazioni delle famiglie degli studenti, che all’inizio dell’anno scolastico avevano lamentato corriere piene all’inverosimile e ragazzi costretti a viaggiare in piedi, Careddu aveva disposto l’ispezione all’Arst. I numeri, però, hanno fotografato una condizione in cui non si registrava, salvo in una sola giornata, alcun tipo di sovraffollamento sui bus dell’Arst. Nelle corriere in servizio sulle due linee più frequentate del territorio provinciale la media dei viaggiatori non risultava essere mai superiore al numero di posti a sedere messi a disposizione dall’azienda. In particolare da Sarule (centro dal quale era partita la prima segnalazione) viaggiavano giornalmente verso Nuoro circa 45 utenti. Gli ispettori regionale, in incognito, a partire dal 28 settembre e fino a metà ottobre, avevano percorso insieme ai passeggeri la linea 505 che collega Nuoro a Oniferi, Orani, Sarule, Ollolai, Gavoi, Lodine e Fonni; e la 9127 che partendo da Sorgono passa per Austis, Teti, Tiana, Tonara, Ovodda, Gavoi, Ollolai, Olzai, Sarule, Orani, Oniferi fino ad arrivare a Nuoro. Stando alla relazione degli ispettori solo il 29 settembre alle 13,44 sul pullman per Sarule si contavano 58 passeggeri su 55 posti a sedere. Numerosi invece i comportamenti al limite da parte dei ragazzi, comportamenti fotografati dagli ispettori regionali. Che hanno assistito a scene non proprio edificanti con ragazzi che si accalcavano davanti alle porte del bus in movimento per poter salire rapidamente sul mezzo rischiando anche di farsi del male durante “l’arrembaggio” e giovani che non obliteravano i biglietti oppure usavano quelli contraffatti. Altri ancora perdevano il bus intenzionalmente o passavano dietro i pullman in manovra ignorando deliberatamente le indicazioni degli operatori. Dall’altra parte gli ispettori hanno fotografato l’operato de gli autisti dei mezzi che operavano in situazioni molto critiche. E solo grazie allo loro professionalità e autocontrollo hanno evitano ulteriori problematiche e disagi.

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