La Nuova Sardegna

Sassari

A Sassari il museo del Novecento, firmato l'accordo

A Sassari il museo del Novecento, firmato l'accordo

Nell'ex convento del Carmelo in viale Umberto, ospiterà le opere del Fondo Biasi di proprietà della Regione dal 1956

22 novembre 2018
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SASSARI. Se ne parla da 14 anni, un primo protocollo d'intesa fra istituzioni risale al 2006, ed è stato già inaugurato almeno un paio di volte, ma non è mai veramente decollato. Oggi Regione e Provincia di Sassari hanno compiuto un altro passo verso la nascita definitiva del Museo per l'arte del Novecento e del Contemporaneo, che avrà sede nell'ex Convento del Carmelo, in viale Umberto.

Nel pomeriggio il governatore Francesco Pigliaru e il commissario della Provincia Guido Sechi, affiancati dal presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, hanno firmato un accordo di programma per la a realizzazione, gestione e funzionamento del Museo. L'intesa prevede il passaggio della struttura dalla Provincia alla Regione, in comodato d'uso per trent'anni. Fulcro della collezione permanente del Museo, che farà parte del sistema regionale, sarà l'esposizione del Fondo Biasi, ceduto nel 1956 alla Regione e composto da una parte rilevante dell'opera del pittore sassarese Giuseppe Biasi.

L'apertura del Museo non è imminente: la Regione dovrà prima sancirne la nascita con una delibera di Giunta, poi dovranno essere svolti una serie di interventi di ristrutturazione dell'edificio storico per adeguarlo alle norme sui musei regionali; quindi sarà necessario predisporre un piano di gestione. Per eseguire i lavori sono già disponibili 2,8 milioni di euro frutto di un finanziamento regionale.

La stessa collezione del Fondo Biasi ha necessità di cure prima di potere essere esposta: conservate da anni in un caveau, alcune opere hanno bisogno di restauri per riacquistare lo splendore originario. «Con il Museo del Novecento e il Padiglione Tavolara, Sassari avrà due cattedrali dell'arte moderna all'interno del sistema regionale, acquistando così un altro tassello per affermare sempre più il suo ruolo di città guida anche in campo culturale della rete metropolitana», ha commentato il presidente Pigliaru.

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