La Nuova Sardegna

Sassari

«L’Ats ci dia l’edificio a titolo gratuito»

«L’Ats ci dia l’edificio a titolo gratuito»

L’assessora Nuvoli sulla vicenda dei locali da destinare a dormitorio pubblico

22 novembre 2018
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PORTO TORRES. L’amministrazione comunale non ritiene più conveniente l’affidamento dell’ex presidio sanitario di via delle Terme da parte dell’Ats Sardegna-Assl di Sassari perché richiede sforzi economici notevoli per la manutenzione. «Per due anni abbiamo chiesto di affidarci l’immobile – ricorda l’assessora alle Politiche sociali Rosella Nuvoli –, ma ora non possiamo ritenere soddisfacente la decisione di assegnarci solamente in comodato d’uso lo stabile: la messa a norma dell’edificio richiede sforzi economici non indifferenti per la manutenzione. Si tratta di un impegno che non possiamo certamente giustificare con un contratto di comodato d’uso, magari anche limitato nel tempo».

L’edificio era stato individuato come sede definitiva per un dormitorio comunale dall’ex vice sindaco Sebastiano Sassu, poi le interlocuzioni tra gli enti si erano allungate nel tempo anche a causa della riforma dell’Azienda sanitaria. Per rendere funzionale lo stabile vanno sottoposti a manutenzione gli impianti, aggiunge l’assessora, e bisogna installare le docce nei bagni: «Ci sono poi interventi di ristrutturazione, compresa la bonifica di parti del tetto, e da questo elenco mancano tutti gli altri acquisti indispensabili per garantire il servizio». Essendo l’immobile chiuso da quasi 5 anni, inoltre, l’amministrazione ritiene che gli investimenti da effettuare siano superiori rispetto a quelli preventivati. Visto l’interesse pubblico e sociale del progetto, il Comune vorrebbe comunque chiedere alla Assl la consegna gratuita dell’ex presidio. «Chiediamo all'Ats-Assl di avviare l’iter per la riconsegna gratuita al Comune con cessazione dell’utilizzo della struttura a fini sanitari – conclude l'assessora –, consentendoci così di riqualificare un immobile in pieno centro e portare avanti un’iniziativa attesa da tanti nostri concittadini in grave difficoltà. In caso contrario il progetto di realizzare un dormitorio comunale non tramonterà e cercheremo altre sedi adatte ad ospitare questo servizio». (g.m.)

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