La Nuova Sardegna

Sassari

Lo sviluppo dei territori passa per le Città del Vino

di Franco Cuccuru
Lo sviluppo dei territori passa per le Città del Vino

Usini, Antonio Sechi è stato eletto coordinatore regionale dell’associazione L’assemblea dei soci ha confermato alla presidenza il veneto Floriano Zambon

22 novembre 2018
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USINI. Floriano Zambon è stato confermato alla guida dell’associazione Città del Vino anche per il prossimo triennio. Così è stato deciso dal Consiglio Nazionale che, da statuto, è chiamato a eleggere il presidente, su mandato dell’assemblea generale che si è svolta a Usini. L’assemblea delle Città del Vino ha chiuso la convention d’autunno che si è svolta, a partire da giovedì 18 ottobre, nelle terre del vino del Nord della Sardegna. Oltre ad Alghero, città che ha fatto da base ai sindaci e agli amministratori locali partecipanti, la convention ha coinvolto i comuni di Badesi, Berchidda, Monti, Sennori, Sorso e Usini. L’evento è stato organizzato dal sindaco di Sorso, Giuseppe Morghen, nonché coordinatore regionale uscente delle Città del Vino della Sardegna, coadiuvato da Giovanni Antonio Sechi, vice sindaco di Usini e neo coordinatore regionale. Floriano Zambon, nel suo intervento, si è soffermato sulle principali attività svolte dall’associazione nel corso degli ultimi tre anni, a dimostrazione della vitalità e della capacità di progettazione, nonostante le difficoltà che gli enti locali sono chiamati ad affrontare, soprattutto i comuni più piccoli, in termini di disponibilità di risorse e quindi di offerta dei servizi ai cittadini. «Ma nonostante questo – ha affermato Zambon – i comuni Città del Vino dimostrano di avere una grande e proficua dinamicità anche grazie alla spinta propulsiva che il settore vitivinicolo e l’enoturismo riescono a dare alle economie locali».

Zambon ha ricordato che il 2019 sarà di nuovo un territorio italiano a ricoprire il ruolo di Città Europea del Vino: «Dopo Marsala nel 2013 e l’area del Prosecco Superiore Docg Conegliano Valdobbiadene nel 2016, sarà la volta del Sannio, la provincia di Benevento, con il coinvolgimento di una ver e propria rete formata da 5 comuni: Guardia Sanframondi (capofila), Castelvenere, Sant’Agata dei Goti, Torrecuso e Solopaca. Il tema della rete è stato più volte ripreso dal Zambon nella sua relazione: «Fare rete – ha affermato – significa condividere, scambiare esperienze, mettere in relazione territori diversi e i loro amministratori locali e anche le aziende; significa consolidare un movimento che può sempre più divenire un punto di riferimento per lo sviluppo sostenibile dei territori rurali». Gli ha fatto eco il vice sindaco di Usini, Giovanni Antonio Sechi, eletto nuovo coordinatore regionale per la Sardegna: «Il concetto di rete è quello che ultimamente ci sta più a cuore – ha ribadito Sechi – sia tra enti istituzionali come i Comuni ma allargato anche alle nostre realtà produttive e che arricchiscono il nostro tessuto economico. Usini ha sempre un ruolo di primo piano e, pensando all’ultimo Vinitaly, basti citare l’azienda vitivinicola Cantine Chessa che ha ottenuto il premio nel prestigioso “5 Stars Wines” per i vini Isola dei Nuraghi Igt rosso Lugherra 2013 (92/100 il punteggio) e Vermentino di Sardegna Doc Mattariga 2016 (90/100 il punteggio)”. La giornata usinese, per gli ospiti provenienti da tutta Italia, si è conclusa con la degustazione dei vini e prodotti tipici locali, accompagnata dai canti del Coro di Usini e dalle danze del gruppo folk San Giorgio che hanno animato il pomeriggio e meravigliato gli amministratori dei vari comuni italiani e gli ambasciatori delle Città del Vino.

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