La Nuova Sardegna

Sassari

Donati gli organi dell'80enne di Uri

Donati gli organi dell'80enne di Uri

La donna era stata data per morta 10 giorni fa per errore. Dopo il decesso in Rianimazione espiantati fegato e reni

22 novembre 2018
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SASSARI. Questa volta non ci sono smentite e funerali da annullare, la messa già prenotata da cancellare. I medici hanno confermato la morte cerebrale della donna di 80 anni originaria di Bergamo e residente a Uri che era stata data erroneamente per morta già una settimana fa, quando era ricoverata nel reparto di Medicina d’urgenza dell’ospedale Santissima Annunziata di Sassari. La donna era stata poi trasferita nel reparto di Rianimazione, dove ieri è stato constatato il decesso. E dopo averla tenuta sotto osservazione per l’intera giornata e constatato che non c'era più alcun dubbio sul decesso, le sono stati espiantati il fegato e i reni, così come avevano già espresso il consenso i familiari.

La donna era arrivata in ospedale dieci giorni fa. La figlia l’aveva trovata in casa, riversa sul pavimento del bagno. Immediati i soccorsi e il trasporto in ospedale, così era emerso che aveva perso conoscenza a causa di un ictus. Nel pomeriggio di quel lunedì, 12 novembre, era stata data per morta. I familiari erano così erano tornati in paese per organizzare i funerali. Il parroco aveva suonato le campane a morto, era stata già acquistata la bara ed era stato prenotato un loculo nel cimitero del paese. L’indomani, arrivati in ospedale, i parenti avevano scoperto che la loro cara era stata trasferita in Rianimazione: in gravi condizioni, ma ancora viva. Morte dichiarata per errore, quindi. La figlia Antonella era tornata in ospedale a chiedere chiarimenti e aveva scoperto che effettivamente la madre era ancora viva, grave e ricoverata in rianimazione, ma viva.

«La paziente è gravissima – avevano spiegato i sanitari – ma dà ancora dei segnali cerebrali. É qui da noi».

Dall’Aou erano arrivate le scuse: «Siamo costernati per l’accaduto, le porgiamo le più sentite scuse da parte di tutto lo staff e da parte della direzione sanitaria».

Sono trascorsi i giorni, la nonnina di Uri non ha più ripreso conoscenza e le sue condizioni si sono ulteriormente aggravate e ieri - dopo avere monitorato la situazione per tutta la giornata - i medici hanno rilevato la morte cerebrale.

Quindi l’espianto del fegato e dei reni da donare a malati in lista d’attesa. le procedure sono scattate in serata grazie al consenso dei familiari della donna. (g.b.)
 

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