La Nuova Sardegna

Sassari

Accordo firmato per il “Carmelo”

di Paoletta Farina
Accordo firmato per il “Carmelo”

Provincia e Regione con Sechi e Pigliaru siglano l’intesa sul futuro Museo dell’Arte del Novecento

23 novembre 2018
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SASSARI. Ci sono voluti 14 anni, ma adesso è cosa (quasi) fatta per la rinascita dell’ex convento del Carmelo. Ieri l’amministratore straordinario della Provincia, Guido Sechi, e il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, hanno messo la firma sull’accordo di programma per la realizzazione, gestione e funzionamento del Museo regionale dell’Arte del Novecento e del Contemporaneo che troverà casa nell’antico complesso di viale Umberto e avrà il suo pezzo forte nella collezione delle opere del pittore sassarese Giuseppe Biasi, da anni conservate in un caveau.

L'intesa, già annunciata il 30 agosto, prevede il passaggio della struttura dalla Provincia alla Regione, in comodato d’uso per trent’anni. La Provincia dovrà realizzare tempestivamente come soggetto attuatore gli interventi, delegati dalla Regione, per risanare e adeguare la struttura dell’ex convento dei carmelitani agli standard museali regionali. Allo scopo ci sono 2 milioni 800mila euro messi a disposizione dalla giunta regionale con una rimodulazione delle risorse previste dall’accordo di programma quadro in materia di beni culturali che risale al 2005. Impegno della Regione sarà invece restaurare le opere del Fondo Biasi e le altre opere di cui è proprietaria per conferirle al futuro museo. Tra queste verranno inserite anche lavori di artisti stranieri, tra cui della Corsica, in seguito ad un programma Interreg. Il passo definitivo, però, sarà l’approvazione e la firma del contratto di comodato che dovrà essere deliberato dalla giunta regionale. Ci vorrà ancora tempo perché il museo apra al pubblico nella sua nuova veste.

Alla firma si è arrivati dopo l’attivismo dell’amministratore Sechi, che ha trovato risposte nell’assessore regionale alla Cultura Giuseppe Dessena, per dare una mossa a una pratica che stava diventando sempre più polverosa. «Siamo felici del risultato raggiunto – ha detto Sechi nella sala giunta del Palazzo della Provincia, affiancato da Francesco Pigliaru e dal presidente del consiglio regionale Gianfranco Ganau –: a questo punto non c’è più nessun ostacolo alla concreta realizzazione del museo che si svilupperà su uno spazio di 3.900 metri quadri e darà un importante contributo alla vita culturale e sociale della città di Sassari e un impulso allo sviluppo del nostro territorio».

«Il raggiungimento di questo obiettivo, insieme alla restituzione del Padiglione Tavolara è un grande risultato per Sassari e per la sua grande tradizione artistica, ma è anche il tassello cruciale di una rete metropolitana dei musei che vogliamo vedere realizzata in tempi brevi – ha sottolineato Pigliaru –. Il Nord Ovest della Sardegna ha attrattori di altissimo livello, pensiamo alla cultura catalana di Alghero, al patrimonio archeologico di Porto Torres, alla ricchezza medioevale di Castelsardo. Eccellenze che possono essere valorizzate al meglio facendo rete».

Ganau ha giunto di essere soddisfatto «che l’idea del polo museale metropolitano stia prendendo forma, un progetto che già a livello cittadino avevamo studiato quando ero sindaco di Sassari con la nascita della rete Thamus». Al termine dell'incontro Pigliaru, Ganau e Sechi hanno visitato la mostra “Maria Lai. Art in Public Space” che s’inaugura oggi alle 18 al Carmelo.



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