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Travolto e ucciso dal bus dell'Arst: Ittiri ricorda Antonio un anno dopo l’incidente

Travolto e ucciso dal bus dell'Arst: Ittiri ricorda Antonio un anno dopo l’incidente

Nella chiesa di San Pietro in Vincoli una messa con tutto il paese. Dodici mesi fa il dramma mentre attendeva il bus dell’Arst per andare a scuola

24 novembre 2018
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ITTIRI. È passato un anno, ma il sorriso di Antonio risplende ancora e ora irradia di luce il piazzale di via Missingiagu, in cui un anno fa il giovane studente del liceo scientifico Spano perse la vita mentre correva spensierato con altri compagni accanto al pullman che avrebbe dovuto portarlo a scuola e che non riuscì a evitarlo.

I suoi occhioni sorridenti sono sempre qui, nel poster che gli amici realizzarono per dirgli addio. E ora ricordano ogni mattina ai suoi coetanei che la vita è un bene prezioso.

Stasera alle 18 nella chiesa di San Pietro in Vincoli ci sarà tutto il paese per stringere ancora in un caldo abbraccio i genitori Caterina e Francesco. E una messa verrà celebrata anche domani mattina alle 10 nella chiesa di San Francesco. «Solo quando è abbastanza buio si possono vedere le stelle», hanno scritto – prendendo in prestito una frase di Martin Luther King Day – il papà e la mamma del quattordicenne scomparso un anno fa, per invitare chi lo vorrà ad unirsi a loro in preghiera stasera e domani, per ricordare la loro stella volata in cielo. E Antonio era proprio una stella, un bravo ragazzo che un destino crudele si è portato via quando si stava affacciando alla vita.

Quella mattina di un anno fa un pullman dell’Arst che stava facendo manovra per entrare nel piazzale accanto al cimitero non era riuscito a evitare il giovane studente che insieme ai compagni correva accanto al mezzo pubblico per assicurarsi un posto a bordo. Un’usanza assurda diffusa in tanti centri dell’isola, che autisti dell’Arst e sindacalisti avevano segnalato più volte, ma che nessuno era riuscito ad interrompere.

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